Fare chiarezza sul futuro del G.O.M., il Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria preposto al 41 bis e all’alta sicurezza nelle carceri italiane. A chiederla è l’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che attraverso il suo Segretario Generale, Leo Beneduci, ha inviato una lettera ai vertici del Ministero della Giustizia, della Procura Nazionale Antimafia, del D.A.P. e di tutte le forze politiche di Camera e Senato.
Nella missiva, il Segretario Generale Beneduci esprime perplessità sulla considerazione che il G.O.M. avrebbe all’interno dell’amministrazione penitenziaria e sulla prospettata abolizione del 41 bis che, sottolinea ”costituisce ancora uno dei capisaldi della lotta alla criminalità organizzata e di cui la Polizia Penitenziaria negli istituti penitenziari e in particolare il Gruppo Operativo del Corpo, rappresenta uno dei più rilevanti presidi di sicurezza”. Per questo Beneduci, ”stante l’attuale situazione le disfunzioni, le esternazioni dubbie ed i disagi ”invita” le autorità politiche del dicastero della Giustizia ad esprimere le proprie valutazioni ponendo in essere i necessari interventi”.
Rre-Abr/AdnKronos.
“Non voglio fare pubblicità fine a se stessa per l’O.S.A.P.P. e chiedo venia a chi appartiene ad altra Sigla, ma certe cose vanno dette oggi più che mai, perché stanno vendendo la Polizia Penitenziaria ad altri interessi che non quelli della Legalità e della Sicurezza dei Cittadini.
LA POLIZIA PENITENZIARIA E LA SICUREZZA DEI CITTADINI NON POSSONO ESSERE STRUMENTO O VITTIME DEGLI INTERESSI DI PARTITO.”
LEO BENEDUCI