Ieri mattina, intorno alle 10:30, presso il Reparto “Marino” della Casa Circondariale di Ascoli Piceno, dove sono ubicati detenuti del circuito Alta Sicurezza 3, si è verificata un’aggressione nei confronti di un Agente di Polizia Penitenziaria. Il violento episodio è stato orchestrato da un detenuto di origini calabresi, affiliato alla “‘ndrangheta”.
Il Personale di Polizia Penitenziaria, nelle mansioni di Preposto e Addetto all’Ufficio Comando, si è recato nel Reparto per contestare al detenuto un rapporto disciplinare redatto a suo carico cinque giorni prima dallo stesso Agente Penitenziario presente in servizio.
Dopo la comunicazione della contestazione, il detenuto ha reagito in modo aggressivo, spingendo e colpendo l’Agente con pugni al petto. Il Preposto, intervenendo prontamente, è riuscito a immobilizzare le mani del detenuto. Nel tentativo di riportare la calma, il detenuto ha sferrato un calcio con forza, colpendo l’Agente Penitenziario nelle parti intime e costringendolo a essere trasportato presso l’Ospedale “Mazzoni” di Ascoli Piceno per le cure necessarie.
L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) esprime preoccupazione per il fatto che, nonostante l’aggressione violenta del detenuto all’Agente Penitenziario, non siano stati presi provvedimenti disciplinari nei sui confronti, ma disposta solo la sospensione dal lavoro. Sorprendentemente, il detenuto ha continuato a partecipare alle attività ricreative con gli altri detenuti senza alcuna restrizione.
L’OSAPP sottolinea che l’assenza di provvedimenti disciplinari trasmette un segnale preoccupante, lasciando intendere ai detenuti che possono aggredire il Personale di Polizia Penitenziaria senza conseguenze. L’OSAPP augura una pronta e completa guarigione al Collega aggredito e auspica che la Direzione della Casa Circondariale di Ascoli Piceno prenda provvedimenti seri nei confronti dei detenuti che si rendono responsabili di aggressioni al Personale di Polizia Penitenziaria in servizio.
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