Dopo aver elencato i problemi delle carceri pugliesi il Segretario Regionale OSAPP Puglia Ruggiero Damato chiede che vengano ascoltate le richieste di aiuto degli uomini e delle donne della polizia penitenziaria.
Quando si parla di carceri, la mancanza di personale è uno dei problemi “storici” mai del tutto risolti. Anche gli istituti penitenziari pugliesi – da Lecce a Taranto, da Foggia a Brindisi – devono fare i conti con le difficoltà, soprattutto quanto riguardano la carenza di poliziotti penitenziari, meno ottocento/mille nelle regione, tra agenti e assistenti, secondo una stima di OSAPP Puglia che ha acceso spesso i riflettori su questo tema delicato quanto il sovraffollamento che è costato all’Italia una condanna. Questa volta, il Segretario Regionale Ruggiero Damato ha puntato il dito contro il Dirigente Generale, «assente e silente», come si legge in una nota, di fronte ad una situazione che ha o rischia di raggiungere il limite.
Gli episodi di violenza nell’ultimo periodo
Tanti i casi finiti ad occupare la prima pagina dei giornali locali e non. Solo qualche settimana fa c’è stata l’ aggressione nel Carcere di Brindisi, dove un detenuto ha ferito con una lametta un poliziotto penitenziario, ferendolo al braccio e alla schiena. Un gesto che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Sempre nella casa circondariale di via Appia, come denunciato dall’Organizzazione sindacale, gli agenti sono stati minacciati di morte da due detenuti che, dopo aver danneggiato la cella, avevano costruito e lanciato una molotov artigianale (per fabbricarla avevano usato delle bottiglie di olio in plastica e una bomboletta di gas da fornellini da campeggio). Non contenti, dopo aver smontato una branda di ferro, l’avevano usata come clava per guadagnarsi una via d’uscita nel corridoio, dove sul pavimento hanno sparso dell’olio per ostacolare l’intervento degli agenti. C’è poi l’evasione «da film» dal Carcere di Trani, dove due detenuti – un uomo accusato di omicidio e un rapinatore seriale – sono riusciti a scappare, scavalcato il muro di cinta del penitenziario.
La richiesta di dimissioni
Dopo aver elencato anche gli altri problemi, come quello dei turni e dei carichi di lavoro o del piano ferie che aggrava la situazione, l’OSAPP Puglia chiede al Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Puglia e Basilicata, Giuseppe Martone di fare un passo indietro. «Le chiediamo – si legge nella nota a firma di Damato – un atto di coraggio, si dimetta».
Poi l’appello ai parlamentari pugliesi di Camera e Senato di tutti gli schieramenti politici e a tutti i Prefetti di ascoltare le richieste di aiuto che giungono da uomini e donne della Polizia Penitenziaria attraverso le Organizzazioni sindacali e di accendere i riflettori sulla situazione che si vive quotidianamente in carcere.
«Bisogna fare in fretta, non c’è più tempo da perdere – conclude Damato – la situazione è gravissima e servono vere e proprie riforme strutturali del sistema carcere e della polizia penitenziaria per dare un senso alle carceri e proteggere l’incolumità di chi vi è al loro interno».
Fonte: leccenews24.it