Tra la popolazione detenuta vi sono ormai quasi 900 persone positive, mentre quasi 1000 sono i positivi tra gli operatori del settore penitenziario”. A lanciare l’allarme contagi da covid nelle carceri sono il Direttivo e la Commissione carcere della Camera Penale di Milano, che annunciano anche la volontà di aderire “allo sciopero della fame di Rita Bernardini”, esponente dei Radicali e presidente di ‘Nessuno tocchi Caino’, per chiedere a Governo e Parlamento di ridurre drasticamente il numero di detenuti intervenendo nel segno dell’adesione alla Costituzione e alla Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo.
Questa volta – spiegano gli avvocati penalisti – il virus “non solo è entrato in carcere, ma si sta pure diffondendo in modo spaventoso”. Purtroppo però la situazione di “sovraffollamento di per sé grave non consente ovviamente di disporre di spazi adeguati per tutti gli isolamenti necessari soprattutto in Lombardia, che è la regione maggiormente colpita dal virus (basti pensare che i 6.156 posti ufficialmente disponibili vanno distribuiti in sole 4324 celle)”.
Il quadro descritto è drammatico e, come mettono in luce i legali, rende “necessaria l’introduzione di misure urgenti per alleggerire le condizioni di sovraffollamento all’interno degli istituti penitenziari”. Al momento invece, aggiunge la Camera penale, resta costante “il flusso in ingresso di persone provenienti dalla libertà a seguito di arresti sul territorio, ma anche (troppo spesso) a seguito dell’emissione di ordini di carcerazione per condanne diventate definitive per reati commessi (nella maggior parte dei casi) anni prima”.
Fonte: milanotoday.it