
COMUNICATO STAMPA OSAPP_ “Il DAP – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – sta rischiando di trasformare le carceri in luoghi di concepimento senza valutarne le conseguenze, un perfetto caso di eterogenesi dei fini, dove la misura pensata per l’umanizzazione della pena produrrà l’effetto opposto,” denuncia Leo Beneduci, segretario generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). “Le carceri italiane stanno per trasformarsi in asili nido improvvisati, grazie alle brillanti ‘menti’ del DAP che hanno preannunciato alla stampa – ma non ai sindacati – la garanzia dell’affettività senza preoccuparsi minimamente degli effetti collaterali. I vertici dell’amministrazione penitenziaria stanno dimostrando con ciò di non avere alcuna cognizione delle implicazioni concrete.” “È allarmante come non si sia considerato che molte detenute potrebbero strumentalizzare questa possibilità per aggirare il regime carcerario. Sono già insufficienti gli ICAM (istituti a custodia attenuata per le madri) esistenti e il differimento della custodia cautelare o della pena rischia di trasformarsi in un escamotage per evitare la detenzione, aggravando il già critico sovraffollamento delle strutture dedicate alle madri.” “Particolarmente preoccupante poi – prosegue il sindacalista – è la situazione dei detenuti in regime di 41 bis e alta sicurezza. Durante gli incontri intimi i ristretti potranno concepire figli, creando nuovi legami familiari che genereranno richieste di permessi per battesimi, comunioni e altre ricorrenze. Un regalo inaspettato per chi, sottoposto al carcere duro, potrà ora rivendicare diritti familiari e occasioni d’uscita prima inaccessibili.” “Il modello di famiglia concepito dall’amministrazione penitenziaria è tanto semplice quanto inquietante: prima quelli del DAP e della lotta alla mafia e alla recidiva danno la possibilità alle detenute di concepire in carcere, poi si penserà a come gestirle. Un’interpretazione dell’affettività dietro le sbarre che rappresenta l’ennesimo capolavoro di superficialità degli attuali e provvisori vertici di tale amministrazione e del relativo staff di ‘esperti’, fedeli interpreti dell’indirizzo politico del sottosegretario alla giustizia Delmastro oramai stabilizzatosi all’interno degli uffici del DAP.” “Mentre si allestiscono, probabilmente con i fondi destinati all’edilizia penitenziaria le ‘casette dell’amore’ nelle varie carceri, non esiste alcun piano per potenziare le strutture necessarie ad accogliere questi nuovi nati. È altrettanto grottesco constatare come si sia rapidamente provveduto alla costosa ristrutturazione degli uffici dirigenziali del DAP nonostante che i fondi, dovessero avere altre priorità.” “Questa è la visione di famiglia che promuove il Governo attraverso le menti illuminate del DAP: carceri trasformate in reparti maternità senza medici, senza strutture e senza personale, che difficilmente potranno gestire con responsabilità la presenza di bambini in carcere.” “L’affettività dovrebbe essere concepita in modo dignitoso ed adeguato – conclude Beneduci – nel rispetto dei detenuti e degli operatori, non come un diritto esercitato dentro le mura del carcere che genererà conseguenze disastrose. Servono misure che mantengano il legame familiare senza trasformare gli istituti penitenziari in luoghi di concepimento e nascita, perciò chiediamo un intervento immediato prima che questa sciagurata iniziativa, frutto dell’improvvisazione e dell’incompetenza, produca danni irreparabili al sistema penitenziario e, soprattutto, a innocenti bambini.”-
SI AUTORIZZA PUBBLICAZIONE E CONDIVISIONE
Ufficio Stampa OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria