
– Perché e soprattutto per chi Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia preferisce stare in ufficio del quarto piano del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria in Largo Daga 2 a Roma, piuttosto che nel suo ufficio al II piano del Ministero della Giustizia in via Arenula 70 a Roma?
– Sarà vero che Andrea Delmastro sottosegretario alla Giustizia ha scelto un ufficio al quarto piano del Dap in via Daga 2 a Roma per stare comunque “sopra” al prossimo Capo del Dap (la cui scelta non gli compete) che avrà l’ufficio al terzo piano dello stesso Dap in Largo Daga 2 in Roma?
– Chi è Lina Di Domenico e di cosa si occupa?
– Perché la banca nazionale del DNA da diramazione della Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento diventa una “specializzazione” alle dipendenze dell’attuale direzione generale del personale e poi di una delle prossime e nuove direzioni generali?
– Esistono ancora i direttori penitenziari o sono quasi tutti emigrati su Marte, di fatto incapaci di far sentire la propria voce?
– Sarà vero che nessuno degli istituti penitenziari dove i comandanti vengono mandati in missione forfettaria, riesce a funzionare adeguatamente?
– I dirigenti di Polizia Penitenziaria lo sanno che i loro posti di servizio non sono solo al Dap o nei Prap?
– Qualcuno si ricorda di un Comandante e un Direttore per ciascun carcere, promessi da Delmastro entro marzo 2024?
– Esiste ancora un Corpo di Polizia Penitenziaria, oppure esistono solo Gio, Gir, Nic, Nir, Uspev, Ntp, Gom, Negoziatori e Piloti di droni, etc. etc.?
– Sarà vero che adesso c’è un Comandante in capo della Polizia Penitenziaria con poteri assoluti di vita e di morte (disciplinare, di carriera e di trasferimento) sui “sottoposti”?
– I detenuti A.S. devono stare e sono chiusi o aperti e se del caso chi dovrebbe aprirli o chiuderli?
Fraterni e speranzosi saluti a tutti.
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP