
di Leo Beneduci_ Al Dap continuano a seguire e a proporre, per lo più copiandoli altrove, modelli che non appartengono né alla storia né alla cultura della Polizia Penitenziaria. Tra l’altro, si tratterebbe di modelli di ispirazione militaresca, come ci racconta la vicenda di quel vertice del Dap che alla “truppa” schierata ed in attività di addestramento formale presso la Scuola di Roma-via di Brava, pro prossina annuale del Corpo, impartisce ordini dopo il comando del riposo “rip-so” per scoprire chi sbaglia muovendosi. In realtà, stanno cercando di riportare la Polizia Penitenziaria indietro di almeno 40 anni, ai periodi pre Riforma 395/1990, forse attribuendo la responsabilità del disastro assoluto delle carceri italiane al personale che si sarebbe “sbracato” (da cui l’oppressivo inasprimento disciplinare di questo periodo) piuttosto che alla gestione pluriennale di vertici inadeguati e tenuti in piedi dalle connivenze politiche. È ad esempio questa la ragione del recente fioccare dei provvedimenti di approvazione di distintivi di specialità persino in settori che esistono solo sulla carta (tipo negoziatore o piloti di droni), laddove i distintivi servirebbero, soprattutto, a “distinguersi” dagli altri mentre nella Polizia Penitenziaria occorre prima di tutto “accomunarsi” per quello “spirito di Corpo” che, grazie alla politica dissennata del piano terra del Dap si è trasformato in un generale “si salvi chi può..”. Qualcuno dovrebbe comunque spiegare ai predetti immeritevoli che in pochi possono essere “raccomandati”, da qualsiasi parte, finanche sindacale provengano, mentre il restante 99% di appartenenti al Corpo langue nella melma fino al collo. È peraltro nell’accennata logica, riteniamo, che voci non confermate darebbero per prossima l’inaugurazione, da parte dell’onnipresente e fervido sottosegretario Delmastro, di una sorta di “circolo ufficiali” presso il polo multifunzionale di Roma-Rebibbia.
Chissà se anche i direttori penitenziari, già costretti a dire “signorsì” al Direttore del GIO, potranno essere ammessi nel novero dei fruitori della nuova e preziosa, nonché utilissima, installazione?
Un abbraccio a tutti.
Leo Beneduci – Segretario Generale OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria
Ufficio Stampa OSAPP