“Grazie per i vostri interventi che ho molto apprezzato perché così è stato fatto il punto sui principali temi da affrontare: passi in avanti ne sono stati fatti ma sappiamo che c’è ancora molto da fare”. Con queste parole il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si è rivolto ai rappresentanti delle sigle sindacali della Polizia Penitenziaria che hanno partecipato questa mattina all’ incontro al Ministero di via Arenula.
Oltre al Guardasigilli per il Ministero erano presenti i sottosegretari Andrea Giorgis e Vittorio Ferraresi, il vicecapo di Gabinetto Leonardo Pucci, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) Bernardo Petralia e il vicecapo Roberto Tartaglia, e, per il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità (DGMC) il Capo Gemma Tuccillo e il direttore generale delle Risorse Vincenzo Starita.
Otto i rappresentanti sindacali che hanno partecipato all’incontro in presenza nella Sala Livatino del Ministero: Daniela Caputo (segretario generale Dir.Pol.Pen.), Donato Capece (segretario generale S.A.P.Pe.), Gennarino De Fazio (segretario generale U.I.L.P.A.), Raffaele Pellegrino (segretario generale vicario Si.N.A.P.Pe.), Giuseppe Moretti (presidente U.S.P.P.), Mattia D’Ambrosio (segretario nazionale C.I.S.L.-F.N.S.), Massimiliano Prestini (coordinatore nazionale C.G.I.L.-F.P./P.P.) e Mirko Manna (dirigente nazionale F.S.A. C.N.P.P.).
Hanno invece seguito l’incontro in videocollegamento Leo Beneduci (segretario generale O.S.A.P.P.), Francesco Cerami (referente regionale Dir.Pol.Pen.), Giovanni Battista De Blasis (segretario generale aggiunto S.A.P.Pe.), Roberto Santini (segretario generale Si.N.A.P.Pe.), Francesco Laura (vicepresidente U.S.P.P.), Raimondo Inganni (segretario nazionale C.I.S.L.-F.N.S.), Stefano Branchi (coordinatore nazionale C.G.I.L.-F.P./P.P.) e Domenico Pelliccia (vicesegretario generale F.S.A. C.N.P.P.).
“E’ fondamentale – ha aggiunto Bonafede – aver recuperato il dialogo tra le parti. Un dialogo che deve sempre proseguire con rispetto reciproco e voglia di confronto. Il confronto può essere anche duro ma deve porsi l’obiettivo di migliorare a 360 gradi le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria”.
In precedenza i rappresentanti sindacali intervenuti avevano esposto le principali criticità della categoria. Tra queste sono state sottolineate con maggior forza la carenza degli organici; il rinnovo del contratto nazionale; il problema delle aggressioni agli agenti; l’omogeneità rispetto al trattamento delle altre Forze di polizia; le condizioni degli istituti penitenziari; il trattamento dei detenuti con disagio psichico e il ritorno della sanità penitenziaria all’interno degli istituti.
Dai rappresentanti sindacali era arrivato anche l’apprezzamento per alcuni provvedimenti fortemente voluti dal ministro Bonafede come la creazione del reato di introduzione di telefonini nelle carceri.
Rispondendo alla sollecitazione sulla messa a punto di un Protocollo Covid, il Capo del DAP Bernardo Petralia ha assicurato che sul tema c’è la massima disponibilità del Dipartimento in quanto “sul protocollo Covid si gioca una buona parte della serenità con cui lavorano le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”.
Nel suo intervento Gemma Tuccillo ha dichiarato che “la Polizia Penitenziaria è fondamentale non solo all’interno degli istituti penitenziari ma anche per la buona riuscita delle misure alternative alla detenzione”.
fonte: gnewsonline.it