Grande Procuratore Nicola Gratteri, durante il collegamento, col giornalista Giovanni Bianconi, del Corriere della Sera, e il professore e giornalista Antonio Nicaso, coautore del libro, edito da Mondadori, “Ossigeno illegale”.
Come al solito, senza peli sulla lingua, in modo chiaro e inequivocabile, il magistrato che tutto il mondo ci invidia, ha espresso importanti concetti, proposte, idee che, se prese in considerazione e realizzate, potrebbero veramente
cambiare il volto del Paese, in positivo. Partendo dal fatto che, attualmente, si registra un forte abbassamento della morale e dell’etica e che le mafie sono penetrate ovunque, a cominciare dalle stanze dei bottoni, dalla politica e dalla pubblica amministrazione, l’illustre Procuratore calabrese ha tracciato l’attuale situazione generale, ad ogni livello, evidenziando la possibilità di attuare concreti interventi di contrasto alla criminalità organizzata: dagli
inibitori dei telefoni cellulari nelle carceri (per evitare agli ergastolani e ai capi clan di comunicare e dettare ordini all’esterno), al rafforzamento delle misure legislative in Europa; dall’avvio di campi di lavoro socialmente utile, per i detenuti comuni, alla realizzazione di strutture ad hoc, per l’eliminazione del sovraffollamento carcerario.
Queste e altre importanti e grandi idee, semplici ma realizzabili, esposte da uno dei migliori magistrati della storia
contemporanea, aumenterebbero, vertiginosamente, la fiducia dei cittadini verso le Istituzioni e porterebbero al successo della legalità e del bene sull’illegalità e il male.
Il Procuratore Capo ha parlato di “Grande omissione” generale, quando non si è intervenuti inverso la ‘Ndragheta che ha fatto ingresso nella massoneria deviata. Nonostante la Calabria sia una piccola regione deprivata e depressa sotto molteplici aspetti in essa ci sono personaggi criminali che hanno un enorme potere e contatti con le Logge massoniche più importanti al mondo. Sempre più invasiva in Europa, secondo il dottor Gratteri, la ‘ndragheta
sta espandendosi sempre più a est e in Asia. L’Europa, del resto, si sta dimostrando disattenta e l’Italia è molto debole e non è in grado di dettare l’agenda, nemmeno dove è all’avanguardia, come nella legislazione a contrasto delle mafie.
Il docente universitario Antonio Nicaso ha invece descritto come, storicamente, le mafie abbiano sfruttato i momenti
drammatici del mondo, in pestilenze, calamità e terremoti, per consolidare sempre più il proprio potere e come, oggi, attraverso il traffico di droga e le altre attività illecite, sia sempre più ricca e potente. Parlando del libro, “Ossigeno illegale”, in esso si possono conoscere e/o approfondire importanti aspetti dell’epoca attuale e della storia passata, utili a vivere una quotidianità scevra da ogni condizionamento illegale.
Tratto da: telemia.it