Il 41° calendario della Polizia Penitenziaria è diverso dai precedenti. L’edizione 2024 per la prima volta si inserisce nell’ambito di un più ampio progetto di comunicazione che vede protagonisti come autori degli scatti appartenenti al Corpo e un gruppo di lavoro dell’Executive Programme di comunicazione politica e istituzionale dell’Università cattolica del Sacro Cuore diretta da Angelo Ficarra.
Quattro gli autori degli scatti: per la polizia penitenziaria Chiara Allasia e Paolo Di Menna, per l’Università del Sacro Cuore Marco Nicolai e per l’Amministrazione Doriano Ciardo. Sguardi diversi che raccontano come la polizia viva e interpreti il proprio mandato e come viene narrato il carcere dall’obiettivo di chi vi entra per la prima volta. Un’opera raccontata anche da una videoclip proiettata durante la cerimonia di presentazione tenutasi nel pomeriggio nella Sala Capitolare della Biblioteca del Senato.
“Abbiamo voluto creare non un calendario di maniera, non una successione di luoghi, ma di persone e di funzioni. Abbiamo pensato di realizzare un simbolo per divulgare ovunque i valori del Corpo di Polizia Penitenziaria”, ha spiegato il Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo.
Moderato dal giornalista Gianluigi Nuzzi, l’evento è stato introdotto dal messaggio del presidente del Senato Ignazio La Russa che si è congratulato “per l’impegno e la passione dedicati a un’opera che, oltre a rinnovare una prestigiosa tradizione, costituisce un prezioso simbolo di appartenenza”.
Tante le testimonianze e di addetti ai lavori ascoltate durante l’incontro. Quella del dirigente aggiunto Gesuela Pullara, comandante della casa circondariale di Agrigento, che ha descritto i servizi che vengono svolti ogni anno in un istituto e il ruolo del Nucleo traduzioni. Mentre il contributo nel NIC, Nucleo Investigativo Centrale, nella prevenzione dei fenomeni di radicalizzazione e del GOM, Gruppo Operativo Mobile, nel contrasto alla criminalità organizzata sono stati illustrati rispettivamente dall’ispettrice Barbara Napelli e dall’ispettore superiore Salvatore Prudente. Le funzioni della Sala Situazioni del Dipartimento, che controlla in tempo reale sovraffollamento e ubicazione dei detenuti e monitora in maniera capillare eventi critici da tutti gli istituti penitenziari, sono invece state descritte dal dirigente aggiunto Paolo Teducci.
Tra gli ospiti della cerimonia don Luigi Coluccia, sacerdote in prima linea contro la criminalità e il degrado sociale nelle periferie. E poi Emanuela Piantadosi, presidente dell’Associazione Vittime del Dovere, il cui impegno è volto a valorizzare il sacrificio delle i diritti delle famiglie dei caduti e degli invalidi e a promuovere la cultura della legalità tra i giovani. All’Associazione saranno devoluti i proventi dell’acquisto del calendario da parete che quest’anno per la prima volta potrà essere acquistato al costo di € 5 (le modalità di acquisto sono pubblicate sul sito https://www.poliziapenitenziaria.gov.it).
Le 50mila copie del Calendario 2024, la cui realizzazione è stata curata da un gruppo di lavoro del DAP coordinato dalla Vice Capo Dipartimento, Lina Di Domenico, sono state stampate presso la Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi, dove è attiva una tipografia che impiega il lavoro dei detenuti.
Al termine della cerimonia l’esibizione del quintetto di ottoni della Banda del Corpo di Polizia Penitenziaria, diretta dal Maestro Fausto Remini, che ha suonato le note dell’Inno Nazionale cantato dal soprano Sara Funaro, dirigente aggiunto di Polizia Penitenziaria.