Lui, l’indagato ha 35 anni, la parte offesa una ventina in piĆ¹. Entrambi napoletani e detenuti, sono arrivati questa mattina in Tribunale, scortati dagli Agenti della Polizia Penitenziaria, e si sono ritrovati uno di fronte all’altro in aula, per l’incidente probatorio disposto dal gip Maria Di Carlo su richiesta della Procura, con l’obiettivo di acquisire, cristallizzandole prima del dibattimento, le dichiarazioni della presunta vittima. Che, assistita dall’avvocato Gandolfo Geraci, ha ribadito le accuse, confermando di aver subito ripetuti abusi sessuali dal suo compagno di cella.
Parole pesantissime alle quali il 35enne, difeso dall’avvocato Giovanni Raffa, ha replicato, sostenendo la sua estraneitĆ ai fatti che gli sono stati addebitati. Si sarebbero verificati tra il 6 ed il 19 febbraio del 2021 nel carcere di Ariano Irpino, del quale i due erano ospiti. Una storia simile a tante altre registrate nelle strutture detentive.
Secondo la ricostruzione che ne hanno fatto gli inquirenti, il 35enne avrebbe costretto l’altro a compiere e subire atti sessuali, minacciandolo con una lametta e di picchiarlo nel caso in cui si fosse opposto alle sue pretese. āO fai come ti dico o ti taglio prima la faccia e poi le vene…ā, gli avrebbe detto. Rapporti orali e anali consumati in bagno e nella cella, nel corso dei quali, in un caso, il 35enne avrebbe infilato un deodorante nell’ano del malcapitato.
Circostanze finite al centro di una inchiesta che ha vissuto una nuova tappa con la celebrazione dell’appuntamento dinanzi al Gip, e che potrebbe riservare ulteriori sviluppi.
Fonte: ottopagine.it