Avellino, 23 luglio 2023 – La Casa Circondariale di Avellino è stata teatro di una GIORNATA NERA caratterizzata da episodi di violenza e gravi carenze di Personale di Polizia Penitenziaria che hanno messo a rischio la sicurezza all’interno della struttura.
La prima violenza si è verificata alle ore 9 del mattino, quando un detenuto italiano, ubicato nell’infermeria, ha attaccato alle spalle e più volte colpito con una stampella, il Sovrintendente preposto. Il motivo dell’aggressione è stato il rifiuto del detenuto di fare la fila per attendere il proprio turno. Il Sovrintendente è stato immediatamente accompagnato in Ospedale, dove è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.
Nel pomeriggio del giorno precedente, un nuovo scontro tra detenuti ha avuto luogo nell’infermeria, dove un gruppo di 8 detenuti, appartenenti al Reparto Giudiziario e Penale, aveva dato appuntamento. Fortunatamente, la presenza di altro Personale di Polizia Penitenziaria ha impedito ulteriori violenze, costringendo i detenuti a fuggire.
La mancanza di acqua è un altro problema grave che affligge la Casa Circondariale di Avellino. I detenuti del reparto giudiziario, 6 sezioni e del reparto penale, 2 sezioni, hanno protestato rifiutando di rientrare in cella. Solo alle ore 23, grazie alla grande professionalità del Personale di Polizia Penitenziaria, sono stati convinti a rientrare. Tuttavia, al momento della protesta, erano in servizio solo 3 unità di Polizia Penitenziaria con turno di lavoro di 16 ore consecutive(08:00/24:00).
La carenza di Personale è oramai nota a tutti i detenuti, che ne approfittano per comportarsi in modo sconsiderato e violento. Le risse e gli attacchi ai Poliziotti Penitenziari e al Personale all’interno del carcere avvengono senza alcuna conseguenza a livello di trasferimenti detenuti.
I turni notturni rappresentano un altro punto critico, in quanto solo 3 o 4 Poliziotti Penitenziari sono responsabili della sorveglianza di tutte le sezioni del carcere, con frequenti giri di ronda, unica soluzione per non affrontare da soli le varie ed improvvise situazioni critiche che potrebbero verificarsi nelle molteplici sezioni detentive. Questa situazione è diventata insostenibile e minaccia gravemente la sicurezza dei Poliziotti Penitenziari e del Personale Sanitario.
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