Arriva ad una prima svolta l’indagine sulla droga calata dai droni per i detenuti di Carinola. Il gip Stadio ha emesso il decreto di giudizio immediato nei confronti di 9 persone:
Salvatore D’Anza, Rosario Iorio, Luca Salerno, Michele Ruffo, Maddalena Sibilli, Patrizia Ferrigno, Emanuele Marsicano, Rosanna Rao e Addolarata Bassolino. Gli indagati sono di Napoli, Acerra ed Afragola.
L’inchiesta
L’indagine dell’ufficio inquirente (Procuratore Carmine Renzulli) è nata per approfondire i canali di approvvigionamento della droga utilizzati da alcuni detenuti che spacciavano soprattutto hashish all’interno del carcere eludendo i controlli della polizia penitenziaria (nessun agente è coinvolto nell’inchiesta). I carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone hanno così scoperto che i detenuti ordinavano la droga attraverso soggetti esterni al carcere e la facevano entrare tramite i familiari, che la nascondevano addosso, o appunto attraverso droni manovrati dall’esterno che portavano un cavo con attaccate un pacco contenente le dosi e spesso anche cellulari; un altre circostanze, è emerso, la droga veniva messa un un pallone da calcio lanciato dall’esterno all’interno del cortile del carcere; dove veniva recuperata dai detenuti.
Una volta dentro, la droga veniva venduta ad un prezzo superiore del 100% rispetto all’esterno e gli acquirenti pagavano ricaricando le carte prepagate Postepay intestate a soggetti diversi dagli spacciatori. Tra gli indagati raggiunti dalle misure vi sono anche familiari di detenuti.
Fonte: edizionecaserta.net