Ennesimi gravi disordini e proteste nel carcere di Cuneo, agenti rischiano di restare sfregiati con il lancio di olio bollente. Due agenti feriti. “Il Carcere di Cuneo – oggi primo settembre è stato teatro di violenti disordini – dalle ore 15,00 circa fino alle ore 19,00 circa – posti in essere da parte dei detenuti ristretti alla Prima Sezione del padiglione ordinario.
I detenuti quasi tutti extracomunitari si sono affrontati tra loro per faide interne legate al controllo degli spazi detentivi, poi si sono rifiutati categoricamente di rientrare nelle proprie celle tanto che è stato chiamato in forze il Personale libero dal servizio (senza essere tra l’altro reperibile). Successivamente e dopo essere stati divisi (si sono “azzuffati e se le sono date di santa ragione”) dal Personale di Polizia Penitenziaria, alcuni detenuti hanno riscaldato pentolini di olio bollente lanciandolo all’indirizzo degli Agenti e degli altri detenuti. Il due Agenti feriti sono stati accompagnati con urgenza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cuneo sono stati dimessi uno con 10 giorni l’altro con 15 giorni prognosi, s.c. . Mentre i detenuti sono stati curati presso l’infermeria del carcere. E’ quanto afferma in una nota Leo Beneduci Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) che aggiunge: “la situazione del Carcere di Cuneo è fuori controllo ed è identica a quella di altre strutture penitenziarie italiane; non riusciamo però a comprendere come mai nessuno intervenga. Perché l’amministrazione penitenziaria centrale è silente e lascia il Personale completamente abbandonato a se stesso. Servono misure e provvedimenti immediati oltre che concreti basta slogan basta chiacchiere il personale è completamente stufo di subire tanta immotivata violenza. Il Personale del Corpo è davvero stanco di subire continue vessazioni ed è giunto al limite di qualsiasi possibile sopportazione. E’ ora – conclude Beneduci – che il Ministro Nordio intervenga affinché si dia una reale e immediata svolta considerato che il sistema penitenziario Italiano è al completo sfascio e la Polizia Penitenziaria è stremata.