Gli agenti della Polizia penitenziaria, in servizio al carcere di Siracusa, hanno scovato 18 telefonini, di cui 8 smartphone e 10 di quelli mini, comprendenti anche di caricabatterie, che sarebbero stati nella disponibilità dei detenuti.
Trovati una sola sezione
Secondo una prima ricostruzione, i dispositivi, si trovavano in una sola sezione ma ora sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Siracusa per svelare in che modo i cellulari sono entrati e chi li ha avuti. Gli inquirenti stanno verificando se c’è una rubrica con l’elenco dei nomi e soprattutto se sono state effettuate delle chiamate, che consentirebbe loro di risalire ai responsabili.
L’inchiesta ad Augusta
Il mese scorso, un’inchiesta della Dda di Catania su un commercio di droga e di telefonini all’interno del carcere di Augusta, è culminato con 16 misure cautelari. Gli arrestati, tra cui un sovrintendente in servizio nel penitenziario, sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacente nel carcere di Augusta, oltre che di associazione per delinquere finalizzata all’indebito procacciamento di apparati telefonici per i detenuti e di corruzione di pubblici ufficiali per atti contrari ai doveri di ufficio.
Fonte: blogsicilia.it