CARCERE DI TORINO
- Verso le ore 13,00 di ieri, un detenuto di nazionalità straniera, diciannovenne, ristretto nel carcere di Torino, discuteva animatamente con il suo compagno di cella tanto che lo stava strangolando. L’Agente colà di servizio è immediatamente intervenuto per separarli e a sua volta veniva colpito al capo con un fornellino. L’Agente è stato accompagnato con urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria per le cure del caso e successivamente dimesso con giorni sette (7) di prognosi s.c..
Nei giorni scorsi, una detenuta trentenne, ristretta nel carcere di Torino, con fine pena 2025, al termine della fruizione di un permesso premio di giorni quattro 4, sarebbe dovuta rientrare il 30 Agosto, non ha fatto più rientro in carcere concretizzandosi così, il reato di evasione. Trattasi di una detenuta straniera nomade.
Lo comunica Leo BENEDUCI, Segretario Generale OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria)
che aggiunge:
“mai come in questo periodo viviamo un drammatico momento di completo stato di abbandono e la Polizia Penitenziaria si trova sempre più sola e in condizioni disumane a risolvere le criticità che si presentano nel quotidiano con grave penuria di personale senza strumenti e mezzi.
Chiediamo ancora una volta che il Ministro Bonafede dichiari lo stato si emergenza e convochi un tavolo per poter affrontare concretamente e una volta per tutte i problemi più urgenti quali: le reiterate e gravissime aggressioni nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria nelle carceri Italiane, la grave carenza di organico, il rinnovo del contratto ormai scaduto da tempo e il gravissimo sovraffollamento di tutti gli Istituti penitenziari d’Italia.
Quanto sta accadendo è inammissibile e intollerabile e ci risulta assai difficile comprende come la politica sia in silenzio assordante sugli annosi problemi delle carceri in Italia. Quanto richiesto dal sindacato OSAPP è oltre che legittimo, ‘imprescrittibile’.”