Carcere di Torino Lorusso e Cutugno feriti due Agenti di Polizia Penitenziaria, il Ministro Nordio intervenga prima che sia tardi. Intervengano immediatamente a supporto le altre Forze di Polizia. -Nella tarda mattinata di oggi, 30 agosto 2024, si sono verificati gravissimi disordini al Padiglione B del Carcere di Torino, dove un gruppo di detenuti di origine albanese (circa una quarantina), ristretti al primo piano del Padiglione B, nella 4ª sezione, approfittando del cambio turno degli Agenti di Polizia Penitenziaria per recarsi a pranzo, si sono all’improvviso intrufolati forzando i cancelli della rotonda del primo piano per poi dirigersi al terzo piano ed hanno fatto irruzione approfittando dell’uscita dei carrelli del vitto. Le unità di Polizia Penitenziaria presenti hanno provato ad opporsi, ma sono state travolte dalla furia dei detenuti, che hanno sottratto ad un Agente le chiavi delle celle per poi introdursi nella 12ª sezione del terzo piano, dove hanno “pestato a sangue” un detenuto di origine marocchina. È quanto comunica in una nota il Dott. Leo Beneduci, Segretario Generale OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), che aggiunge che gli Agenti aggrediti (due in totale), di cui uno è stato colpito con una branda che gli Agenti stavano utilizzando per evitare lo sfondamento dei cancelli, sono stati accompagnati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino da dove sono stati dimessi uno con sei giorni di prognosi e l’altro con venti giorni per la frattura di una costola. Per l’ennesima volta – prosegue il sindacalista – e come i fatti attestano, dobbiamo affermare che il Carcere di Torino è totalmente “in mano ai detenuti”, tant’è che l’episodio odierno costituirebbe una vendetta per quanto accaduto nel carcere nella giornata di ieri, in cui due detenuti di nazionalità marocchina avrebbero sfregiato un detenuto albanese. Ulteriormente significativo, inoltre – indica ancora il leader dell’OSAPP – è il fatto che il Personale di Polizia Penitenziaria, nella guerra tra bande che ormai contraddistingue il penitenziario torinese e molte delle infrastrutture penitenziarie, risulti del tutto “impotente” e incapace di reagire per tempo, come dimostra la violenta sottrazione delle chiavi. D’altra parte, laddove l’Amministrazione penitenziaria centrale – il Dap – è la prima a disconoscere e sottovalutare i problemi crescenti delle carceri italiane, tanto che quello di Torino, come decine di altri penitenziari sul territorio nazionale, è privo di Comandanti e Direttori titolari, nonostante le promesse della politica – insiste Beneduci – è ora che il Guardasigilli Nordio e i Sottosegretari delegati Delmastro e Ostellari prendano atto del fallimento e dispongano per l’immediato avvicendamento dei responsabili del Dap, attori delle gravi disattenzioni e delle incapacità da troppo tempo esistenti, e che nel frattempo si disponga che la Polizia Penitenziaria ottenga i necessari supporti, come anche quello delle altre Forze di Polizia, per contrastare l’inaccettabile ingovernabilità penitenziaria.