Intorno alle 16 di ieri nel penitenziario Marassi un detenuto ha dato fuoco alla cella.
Solo grazie al tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria si è scongiurato il peggio. L’istituto già ribolle da mesi, le alte temperature per il caldo infernale peggiorano le condizioni di detenzione e alimentano nervosismi e tensioni tali da farlo diventare un altoforno. Il detenuto ha appiccato il fuoco alle lenzuola e le fiamme hanno presto invaso la cella, occupando l’intero piano dove sono ubicati circa 50 detenuti, salvati tutti come sempre dalla Polizia Penitenziaria e sistemati d’urgenza all’interno dell’area passeggi. Gli Agenti di sorveglianza sono prontamente intervenuti ma a fatica hanno portato fuori i detenuti, soprattutto il piromane che non intendeva lasciare la cella in fiamme.
Nel tentativo di estrarlo dalla cella, tre Poliziotti Penitenziari sono rimasti intossicati e trasportati d’urgenza al pronto soccorso.
A Marassi, dove incredibilmente manca un direttore titolare, la Polizia Penitenziaria rivendica di aver dimostrato enorme professionalità a fronte delle profonde disfunzionalità dell’impianto penitenziario e delle esecuzioni penale che quotidianamente degenerano in forme di protesta dei reclusi, con anche minacce di suicidio.
Le vite dei detenuti vengono salvate ma ora occorre ferma concretezza da parte di Draghi e Cartabia per evitare una tragedia.
Fonte: farodiroma.it – Roberto Bobbio
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