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CARCERE MELFI: SINDACATI CHIEDONO URGENTE CONFRONTO CON VERTICI AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

La situazione nel carcere di Melfi è insostenibile, l’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) e alcuni sindacati di categoria, chiedono un urgente confronto al fine di risolvere la gravissime criticità oramai non più sostenibili dal Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Questa la missiva indirizzata alla Direzione del carcere, alla Direzione del Personale e delle Risorse e al Provveditore Regionale Puglia e Basilicata:

 

OGGETTO: annose criticità Casa Circondariale MELFI

Le scriventi Segreterie Regionali intervengono, con la presente per rappresentare la grave carenza di personale presso la Casa Circondariale di Melfi, che tuona pesantemente sulla regolare gestione ed incide in pejus sui diritti del personale.
Allo stato attuale, in base alla pianta organica del PCD del 2017 sono amministrati oggi:
 Ispettori 6 su 13;
 Sovrintendenti 13 su 15, di cui 2 prossimi al pensionamento (ferie pregresse per accompagnamento alla pensione);
 Agenti/Assistenti 97 (+10 NTP), di cui n.5 assenti in L.151/01 e n. 15 assenti di lunga durata. Quindi sono presenti 77 unità (di cui 4 unità già con provvedimento di pensionamento 2022).
Tale situazione è destinata a peggiorare con l’apertura della sezione Alta Sicurezza 2 prevista per il 28 febbraio c.a. sulla quale pare siano giunti già i primi provvedimenti di assegnazione dei detenuti, ma non risultano ancora in movimentazione le 10 unità di incremento previste con nota Gdap 0002352.ID del 26.01.2022.
Riteniamo che l’Amministrazione debba assumersi le proprie responsabilità, non può far pagare al personale l’inefficienza di un sistema ormai a parer nostro fuori controllo (basti vedere e analizzare le numerose dinamiche a livello nazionale per avere un panorama di quello che è la realtà oggi delle carceri italiane).
La gestione di soggetti destinati all’AS2, per i reati di associazione sovversiva, banda armata, terrorismo ed eversione, porto abusivo di armi da sparo per le finalità di terrorismo, rapina aggravata, omicidio, non può essere demandata alla fortuita presenza giornaliera di personale di Polizia Penitenziaria, ma dev’essere
calibrata su una particolare ed oculata gestione che caratterizza la peculiarità del circuito di appartenenza di tali soggetti.
Le difficoltà delle Casa Circondariale di Melfi sono state dettagliate anche dal Provveditore Regionale con nota n. 00001564.U del 22.01.2022, circa la carenza di personale del ruolo Agenti/Assistente, del ruolo Sovrintendenti e del ruolo Ispettori, tant’è che lo stesso Provveditore già con proprio provvedimento del 09 aprile 2020 prot.14340/P.Pol, inviava a Melfi n°3 Ispettori per sopperire alla carenza organica in considerazione delle particolari esigenze dell’istituto e per l’espletamento del servizio di Multivideoconferenze, attive quattro sale 6 giorni su 7, che necessita di un ausilio costante e di una presenza maggiore di Ufficiali di P.G., che si andrà a ridurre ulteriormente con l’apertura e la gestione del Reparto AS2.
Non possiamo sottrarci nel segnalare le numerose lamentele del personale sulla mancata concessione di ferie finalizzata ad assicurare la copertura dei ccdd posti essenziali per garantire le regolari attività all’interno dell’Istituto a beneficio (esclusivo) della popolazione detenuta, basti solo pensare che il numero delle ferie arretrate di tantissime unità superano le 200 giornate.
Le criticità dell’Istituto si estendono anche sul personale delle Funzioni Centrali, non esiste più un F.G.P., né Funzionari Amministrativi, senza considerare le annose inadempienze dell’Azienda Sanitaria Locale, che disattende ogni protocollo d’intesa, a tal punto che non risultano più medici SIAS disponibili, la copertura del Medico SIAS è assente durante le ore mattinali (dalle ore 08 e fino alle 14 sé tutto va bene), quindi lasciando spesso l’Istituto senza copertura medica, situazione di stallo che non può essere mantenuta soprattutto con l’apertura della sezione Alta Sicurezza 2, che risulterebbe pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza interna.
La cornice delle criticità sopra evidenziate descrivono carichi di lavoro abnormi per il personale operante, con stress legato all’attività lavorativa che si manifesta quando le richieste dell’ambiente di lavoro superano la capacità del lavoratore di affrontarle, pertanto si chiede un immediato intervento affinché non si cristallizzi una situazione del genere ma che miri a migliorare le condizioni lavorative di tutti gli operatori penitenziari, chiedendo fin da ora, non solo l’invio immediato delle 10 unità del ruolo Agente\Assistente (sarebbe auspicabile l’invio almeno 15 unità), ma anche l’invio dei ruoli sia dei Sovrintendenti (almeno 5 unità) che di Ispettori (almeno 7 unità).
Gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria di Melfi, che hanno anche troppo spesso dimostrato abnegazione e spirito di sacrificio, sono giunti al capolinea, quindi, in assenza di risposte urgenti, si valuterà ogni iniziativa per far sentire il grido di dolore del personale all’opinione pubblica sullo stato di abbandono dell’istituto di Melfi, proclamando uno stato di agitazione costante e continuo scendono anche in piazza.
Le carenze dell’Amministrazione Penitenziaria non possono e non devono ripercuotersi sui lavoratori ma soprattutto sui loro diritti.
Nell’attesa di un riscontro urgente, si porgono cordiali saluti, sottolineando la disponibilità delle scriventi OO.SS. a un eventuale confronto anche in videoconferenza.

Gravissime criticità carcere Melfi – Scarica Pdf

 

Redazione OSAPPOGGI

Redazione OSAPPoggi

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