Un altro suicidio nelle carceri italiane. Siamo a quota 44. E’ successo stamattina, giovedì 20 giugno, intorno alle 11.30 nella Casa Circondariale di Novara. Gli Agenti della Polizia Penitenziaria hanno trovato un detenuto di appena 20 anni morto impiccato nella sua cella. Subito è scattato l’allarme, ma per il giovane, un algerino nato nel 2004, ormai non c’era più nulla da fare.
Ha utilizzato un cappio rudimentale.
A darne notizia è il Segretario Generale OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci: “E’ il 44° suicida in carcere in meno di sei mesi. E’ un dato tragico e significativo. Dato inaccettabile, come è inaccettabile la situazione che stanno vivendo i detenuti e i poliziotti penitenziari nelle carceri italiane. Il Governo prenda finalmente atto della incapacità profonda degli attuali vertici della amministrazione a gestire questo tipo di emergenza. E prenda atto che ci vogliono misure speciali e straordinarie per fare in modo che le carceri tornino a essere quello che la Costituzione dice: ovvero presidi di legalità e sicurezza. L’amministrazione penitenziaria non può essere gestita da chi fino a ieri ha fatto il magistrato . Non può essere gestita attraverso le prebende date ai magistrati a fine carriera. Per l’amministrazione penitenziaria servono manager in grado di organizzare. E finora i magistrati a fine carriera hanno dimostrato di non essere in grado di gestire la situazione”.