Il reparto Nilo del carcere di Santa Maria Capua Vetere torna sotto i riflettori.
Questa volta non per i pestaggi, come quelli del 6 aprile del 2020 per i quali a breve comincerà il processo, ma per l’incubo pandemia.
Dodici detenuti e cinque agenti della polizia penitenziaria sono risultati positivi al Covid.
Nessuno di loro è in gravi condizioni, erano tutti già vaccinati e, come da prassi, in carcere sono state adottate tutte le misure necessarie a isolare i focolai ed evitare la diffusione dei contagi, ma è chiaro che questa situazione scatena nuove preoccupazioni.
Fonte: ilriformista.it