L’estate nel Carcere di Torino si fa sempre più rovente e ieri è stata una giornata segnata da violenza e caos nel Padiglione B. Un violento scontro tra detenuti ha scatenato una guerriglia che ha messo a dura prova il Personale di Polizia Penitenziaria, già alle prese con una preoccupante carenza di Personale.
Nel tardo pomeriggio, due detenuti marocchini si sono scontrati con un detenuto tunisino, dando il via a una violenta rissa. Il Personale di Polizia Penitenziaria è intervenuto tempestivamente per sedare la situazione, ma i due reclusi marocchini hanno reagito con estrema violenza.
Gli aggressori hanno addirittura scaraventato in terra un Agente di Polizia Penitenziaria intervenuto ed hanno preso possesso di un estintore di emergenza, utilizzandolo come arma contro il Personale e contro il compagno di detenzione coinvolto nello scontro. La scena si è trasformata in un caos totale, mentre i detenuti lanciavano in aria scrivanie e computer per alimentare ulteriori tafferugli.
La situazione è stata resa ancora più difficile dalla carenza di Personale penitenziario presente nell’istituto. I pochi Agenti in servizio hanno lavorato a lungo per riportare la calma e sedare la violenza e la rabbia dei due detenuti marocchini.
Fortunatamente, nessun Agente è rimasto ferito gravemente durante l’incidente, poiché uno di loro ha evitato di essere colpito dall’estintore scagliato dai detenuti. Tuttavia, l’episodio mette in luce la drammatica situazione in cui si trova il Personale penitenziario, costretto ad affrontare situazioni di estrema criticità con risorse umane insufficienti.
Il Carcere di Torino sta vivendo un’onda di violenza e tensione e l’Amministrazione Penitenziaria è chiamata a intervenire con urgenza per garantire la sicurezza sia del Personale che dei detenuti. La carenza di Agenti e le difficoltà nel gestire il sovraffollamento stanno creando una situazione insostenibile e il Personale di Polizia Penitenziaria si dichiara allo stremo delle forze.
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