Venerdì 21 luglio 2023 – Un pomeriggio di estrema violenza è scoppiato al Carcere di Torino quando un detenuto, già noto per aver ucciso il suo compagno di cella nel Carcere di Velletri a pugni, ha causato devastazione in due celle del Padiglione A, rendendole inagibili. L’episodio è solo l’inizio di una serie di atti distruttivi che hanno scosso la struttura penitenziaria.
Oggi, 22 luglio – Lo stesso detenuto protagonista dell’omicidio a Velletri, ha colpito ancora, danneggiando un’altra cella nel settore “nuovi giunti” e mettendo in pericolo anche il Personale di Polizia Penitenziaria. Le sue azioni hanno seminato panico nella sezione detentiva, tenendo “sotto scacco” la situazione fino alle ore 18:00, quando si è reso necessario trasferirlo in un altro settore, per ripristinare l’ordine e la sicurezza.
Nella tarda mattinata – Un altro episodio di violenza ha coinvolto due Poliziotte Penitenziarie che sono state brutalmente aggredite da una detenuta, coinvolta in una rissa con la sua compagna di cella. L’intervento di altre Agenti penitenziarie è stato necessario per contenere la rissa, ma le due Poliziotte sono state successivamente costrette a ricorrere al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria. Le prognosi delle due Agenti sono state di 3 e 10 giorni.
Le azioni devastanti e gli attacchi contro il Personale di Polizia Penitenziaria hanno portato il Sindacato OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) a lanciare un urgente allarme, esprimendo gravi preoccupazioni sulla sicurezza del Carcere di Torino. Secondo i Sindacalisti, la situazione è fuori controllo e il carcere sembra essere “in mano” ai detenuti. L’apparente inazione da parte del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) ha suscitato forti critiche, chiedendo un’azione tempestiva per garantire la sicurezza del Personale e la corretta gestione dei detenuti.
Inoltre, il Sindacato OSAPP ha ribadito la necessità di affrontare seriamente il problema dei detenuti con problemi psichiatrici, evidenziando che la Polizia Penitenziaria non possiede le competenze adeguate per gestirli. Si richiedono urgenti impegni da parte delle Autorità Regionali del Piemonte, per individuare soluzioni idonee e sicure per la custodia e il trattamento di tali detenuti al fine di prevenire ulteriori episodi di violenza e garantire la sicurezza sia del Personale di Polizia Penitenziaria, che dei detenuti all’interno del carcere.
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