COMUNICATO STAMPA_ L’OSAPP denuncia l’ennesima aggressione ai danni della Polizia Penitenziaria. Beneduci: “Sistema alla deriva, servono misure urgenti”. Giovedì scorso, presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, si è verificata l’11ª aggressione dall’inizio dell’anno, che ha portato al ferimento del 16º Agente di Polizia Penitenziaria. Secondo quanto riportato dall’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP), un detenuto, in preda al nervosismo dopo il diniego di autorizzazione a recarsi in un’altra sezione per prendere le sigarette da alcuni suoi compagni, ha prima farfugliato frasi minacciose all’indirizzo di un agente e poi gli ha sferrato una violenta testata. L’agente ha riportato lesioni con una prognosi di tre giorni. Sempre nella tarda serata di giovedì, all’interno dello stesso padiglione B dove si è verificata l’aggressione, un altro detenuto ha appiccato il fuoco alla propria cella e ha messo a soqquadro la cella e i suppellettili. Grazie al pronto intervento del personale di Polizia Penitenziaria, la situazione è stata riportata alla calma, evitando conseguenze più gravi. “Le carceri italiane sono diventate ormai luoghi di violenza gratuita – denuncia Leo Beneduci, Segretario Generale OSAPP – veri e propri call center per attività illegali, piazze di spaccio dove i detenuti fanno ciò che vogliono, mentre l’amministrazione penitenziaria resta silente. Le carceri sono colabrodo istituzionali alla deriva”. “È inutile continuare a lanciare appelli a un Governo che resta sordo – prosegue Beneduci – a rimetterci ogni giorno è solo la Polizia Penitenziaria, lasciata sola, senza strumenti, senza tutele, in balia di un sistema che ha smarrito ogni controllo”. OSAPP rinnova la richiesta al Governo per la dichiarazione immediata dello stato di emergenza del sistema penitenziario nazionale.
Ufficio Stampa OSAPP
Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria