Ancora un‘aggressione nella giornata di ieri, lunedì 4 luglio 2022, nel carcere di Torino Vallette.
Protagonista dell’accaduto è stato l’ergastolano campano Umberto Onda, 49enne boss della camorra sottoposto al regime di carcere duro per almeno tre omicidi e associazione mafiosa con alle spalle episodi anche molto sanguinosi. Un personaggio di elevato spessore criminale che non è ben chiaro perché si trovi nel penitenziario torinese (che di norma non ospita persone sottoposte al regime di articolo 41bis).
L’Agente aggredito, colpito da un pugno in faccia che gli ha provocato una ferita al sopracciglio, è stato trasportato, dopo un po’ di attesa, all’ospedale Maria Vittoria, dove è stato medicato con alcuni punti di sutura e dimesso con una prognosi di dieci giorni.
“Il problema è divenuto serio e incontrollato – attacca Leo Beneduci dell’OSAPP, Sindacato di Polizia Penitenziaria -, i detenuti hanno probabilmente percepito una grande falla del sistema e hanno ben capito che gli agenti, all’interno dell’istituto, non hanno difese né tutele in nessuna condizione. Troppi messaggi contraddittori generano caos e delegittimazione del personale di polizia penitenziaria che sembrerebbe essere umiliato per l’assenza di provvedimenti concreti verso i detenuti. Il personale è stanco di subire invettive gratuite dai detenuti che sembrerebbero agire in tale modo perché impuniti. Chiediamo a gran voce che l’azione disciplinare abbia il suo corso affinché i detenuti rispettino le regole interne e questo a garanzia dell’ordine e della sicurezza. Questa situazione è intollerabile, non può più tardare un energico intervento del capo del Dap Renoldi e della guardasigilli Cartabia prima che accada qualcosa di davvero irreparabile”.
Fonte: torinotoday.it