“Abbiamo piena fiducia, anche in questo caso, nell’operato della magistratura. Ma, al di là del merito giuridico che ha portato all’arresto odierno di tre agenti di Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Sollicciano (Firenze), ribadiamo la necessità di riscrivere il reato di tortura, che è stato introdotto dalla sinistra per delegittimare il lavoro delle Forze dell’Ordine”.
Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e presidente della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: “Non siamo contrari, ovviamente, a punire le torture. Ma non c’era bisogno di introdurlo perché esistono già i reati singoli, con l’aggravante se vengono commessi da pubblico ufficiale.
Questa norma, invece, riteniamo sia stata ideata per trasformare in tortura altre condotte illecite e perfino molte altre che non lo sarebbero affatto, a scapito inevitabilmente dei nostri uomini e delle nostre donne in divisa che, ad esempio, nelle carceri vengono quotidianamente aggrediti da detenuti violenti. E a loro chi li difende? Di certo – aggiunge Cirielli – non il ministro Bonafede che, tuttora, non si è degnato di dotare il Corpo di Polizia Penitenziaria del taser e dello spray al peperoncino o di inasprire le pene contro chi usa violenza contro gli agenti. Smettiamola, quindi, di discriminare, attraverso il reato di tortura, le nostre Forze dell’Ordine e trasformiamolo in una circostanza aggravante con una pena triplicata. In ogni caso, quando con il centrodestra torneremo al Governo, lo riscriveremo definitivamente” conclude Cirielli.
Fonte: lavocedelpatriota.it