Le carceri sono in uno stato di guerra per mancanza di personale, mezzi e per gli annosi problemi, mentre a Lucera si è verificata ancora un’aggressione ai danni della Polizia Penitenziaria. L’OSAPP torna ancora una volta a lanciare l’allarme: “Mancano uomini mezzi e risorse per mettere in sicurezza le strutture gli utenti e operatori tutti, le scelte scellerate di una politica totalmente fallimentare in termini di organici, il palleggiare degli vari ministri non ha giovato agli uomini e donne della Polizia Penitenziaria, l’attuale governo e il ministro Bonafede lontano dal risolvere l’emergenza carceri: di ieri la notizia di una ulteriore aggressione nel penitenziario Lucerino”. A darne la Notizia e l’O.S.A.P.P per voce del Segretario Generale Aggiunto Pasquale MONTESANO: “Nella mattinata di sabato verso le ore 9,30 circa all’uscita per recarsi al passeggio detenuto di origini marocchine, in carcere per pedofilia, dopo l’invito del poliziotto preposto al reparto di indossare la mascherina, si è scagliato contro il collega con pugni e schiaffi, spingendolo sul ballatoio della sezione superando la ringhiera, l’immediato intervento di altri colleghi del 1 e 3 piano hanno evitato maggiori drammatiche conseguenze.
“Continuano gli eventi critici in Puglia nei confronti dei poliziotti penitenziari – spiega Montesano – Il personale è stremato, il sovraffollamento sempre in aumento, gli eventi critici salgono di numero vertiginosamente e la Polizia Penitenziaria subisce smisuratamente gli atti di violenza, situazione fuori controllo. Non è il solo problema: il sacrificio degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria deve essere propedeutico per chi ha responsabilità di garantire sicurezza sul lavoro.
Aggressioni, ferimenti, eventi critici potrebbero essere conseguenze gravissime delle scelte scellerate dei governi precedenti e di quello attuale con i ministri della Giustizia e capi del D.A.P ormai non più in grado di sollevare dal baratro il pianeta “CARCERE” e restituire dignità e decoro lavorativo agli uomini e donne della Polizia Penitenziaria in Puglia come sul territorio nazionale.
Gli ultimi episodi di criticità siano da monito per chi ha responsabilità: le gravissime condizioni per la Polizia Penitenziaria della regione Puglia, come su tutto il territorio italiano, impongono azioni urgenti.
Da tempo l’O.S.A.P.P. continua a denunciare lo stato di malessere cui vivono uomini e donne della Polizia Penitenziaria della regione Puglia nella totale sordità del mondo politico, del ministro e di chi ha responsabilità all’interno dell’amministrazione penitenziaria. Il nostro plauso continua ad andare agli uomini e donne della Polizia Penitenziaria che nonostante le notevoli difficoltà continuano a garantire l’ordine, la sicurezza e tutte le attività richieste in tempo di pandemia.
Fonte: corrieresalentino.it