Il 2022 è iniziato male e i sindacati di Polizia Penitenziaria sono già sul piede di guerra.
Con il suicidio per impiccagione di un detenuto presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, preceduto di circa ventiquattr’ore da quello registrato nel penitenziario di Salerno, sale a due la tragica conta dei morti di carcere nei primi due giorni dell’anno 2022.
Il bilancio sarebbe ancora peggiore se un altro detenuto che aveva tentato la stessa terribile sorte non fosse stato soccorso in tempo dalla Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Genova Marassi.
A questo, si aggiunge l’evasione di sabato di un pericoloso detenuto dalla Casa Circondariale di Vercelli.
Una situazione che ha allarmato i sindacati di Polizia Penitenziaria, appunto, che nelle ultime ore hanno preso una dura posizione.
Il suicidio di un detenuto a Vibo Valentia – dove solo pochi giorni fa un altro detenuto extracomunitario aveva tentato di togliersi la vita dandosi fuoco ed è tuttora ricoverato in gravi condizioni nel centro Grandi Ustionati del l’ospedale Cardarelli di Napoli – è il secondo dell’anno appena iniziato dopo il suicidio avvenuto a Capodanno a Salerno.
Se si aggiunge che nelle ultime ore a Genova, solo il pronto intervento di agenti penitenziari ha salvato un detenuto dal suicidio, la situazione è di autentica emergenza civica, sostiene un sindacato di categoria, ricordando come nel 2021 i suicidi in carcere siano stati 54 e oltre 500 negli ultimi dieci anni, mentre alcune decine di migliaia i casi di autolesionismo e il doppio i casi di interventi di Agenti Penitenziari che sono riusciti a sventare i tentativi di suicidi.
Fonte: difesapopolo.it