Nella serata di lunedì 22 gennaio, la Casa Circondariale di Salerno è stata teatro di una nuova esplosione di violenza, segnando un ulteriore capitolo nella difficile gestione di un istituto penitenziario ormai allo stremo. Le solite resistenze dei detenuti, rifiutatisi di entrare nelle celle, hanno scatenato una violenta rissa all’interno del Reparto Transito. In un contesto di totale anarchia, alcuni detenuti si sono brutalmente aggrediti a vicenda, senza escludere l’utilizzo di ferocia inaudita. La situazione è precipitata quando un detenuto, già noto per comportamenti violenti, ha preso di mira un Agente di Polizia Penitenziaria intervenuto per sedare gli scontri. L’aggressore ha inflitto gravi ferite alla mano del Poliziotto, scagliandolo con violenza contro una parete. Fortunatamente, l’intervento tempestivo di altro Personale di Polizia Penitenziaria ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, evitando conseguenze ancora più gravi. L’Agente aggredito è stato trasportato d’urgenza presso il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Ruggi D’Aragona, dove gli è stato diagnosticato un taglio alla mano e la frattura all’omero. Le sue condizioni richiederanno un lungo periodo di cure e ulteriori accertamenti. L‘Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria (OSAPP) ha dichiarato che la Casa Circondariale di Salerno è diventata un vero e proprio “campo di battaglia”, evidenziando un sistema carcerario ingestibile a causa del sovraffollamento e della carenza di Personale. Le gravi aggressioni, con prognosi sempre più lunghe, sono la conseguenza diretta delle mancate misure di tutela per il Personale, una problematica denunciata ripetutamente sia a livello locale che centrale dall’OSAPP.
Redazione OSAPPOGGI.it