
CARCERI/OSAPP: Biella – Il “sistema forfettario” dei poliziotti in missione a 110 euro sulle casse pubbliche._ Nel collegio elettorale del sottosegretario di stato alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove l’amministrazione penitenziaria centrale – il Dap, continua a conferire incarichi in missione forfettaria dove comandanti e ispettori vengono pagati a peso d’oro a spese dei contribuenti – è quanto dichiara in una nota Leo Beneduci, Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). Abbiamo sempre evidenziato con argomentazioni robuste l’inconsistenza gestionale del DAP, su cui il sottosegretario ha la delega, e lo spreco inaccettabile di fondi pubblici che ne deriva. Le nostre osservazioni sul dilettantismo della politica e dei vertici amministrativi di Largo Luigi Daga trovano conferma mentre emergono i costi insostenibili delle indennità forfettarie, un sistema che nemmeno l’ufficio del bilancio riesce a monitorare adeguatamente – prosegue Beneduci.
Ogni incarico in regime forfettario costa all’erario 110 euro al giorno per 240 giorni, per un totale di 26.400 euro in otto mesi per ciascun beneficiario. Questa somma si aggiunge allo stipendio ordinario e alle sessanta ore di straordinario garantite. Il direttore generale del personale del Dap avrebbe persino consentito il superamento di questi limiti attraverso un espediente: gli interessati chiedono di rimanere in servizio senza oneri per due mesi, per poi rientrare nel regime privilegiato della forfettaria dilatandola a dodici, sedici mesi. L’istituto di Biella – prosegue il sindacalista – rappresenta un caso esemplare dove sono già presenti 6 ispettori anch’essi in regime di missione forfettaria. È curioso notare come in passato, con soli 310 detenuti rispetto agli attuali 550, Biella registrasse pochi eventi critici – sottolinea il leader dell’OSAPP – All’epoca, il direttore venne promosso dirigente generale e il comandante a primo dirigente del corpo di polizia. Oggi, nonostante l’incremento del personale in costosa forfettaria, gli eventi critici aumentano in proporzione al sovraffollamento, allineandosi alle problematiche delle altre strutture ed è logico domandarsi il motivo per cui carceri in gravissima difficoltà come ad Avellino, Torino, Salerno, Terni, Rieti, Firenze-Sollicciano e Perugia, per citarne alcuni , non ricevono lo stesso trattamento in termini di personale in missione forfettaria. L’amministrazione sembra privilegiare logiche di influenza territoriale piuttosto che criteri di efficienza, gravando pesantemente sulle finanze pubbliche – conclude Beneduci – un sistema di privilegi nascosti dietro presunte necessità organizzative che è destinato a collassare, e quando ciò avverrà, saranno i contribuenti italiani a pagarne il conto.
Ufficio Stampa OSAPP