Un detenuto ergastolano, sottoposto al regime di ‘alta sicurezza’, ristretto presso la Casa di Reclusione di Saluzzo, ieri 21 dicembre 2023, alle ore 15:45 ha aggredito quattro Agenti di Polizia Penitenziaria. Sembrerebbe che lo stesso detenuto si sia innervosito perché gli è stato proibito l’ingresso di derrate alimentari non consentite. Quello delle aggressioni è un fenomeno in crescita al Carcere di Saluzzo (4 aggressioni in un mese) dove i detenuti sono liberi di “girovagare” nelle Sezioni detentive al punto che i detenuti spadroneggiano e ad avere la peggio sono sempre gli Agenti di Polizia Penitenziaria, abbandonati a se stessi senza nessun supporto da parte dei vertici dell’istituto.
Gli Agenti aggrediti sono stati accompagnati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Savigliano per le cure del caso, da dove sono stati dimessi con una prognosi di sette giorni sette(7) ciascuno s.c..
Il Carcere di Saluzzo è completamente fuori controllo e nel totale sbando; gli Agenti sono sotto attacco ogni giorno e nessuno fa nulla, nel silenzio più assordante dei vertici locali, dei vertici regionali e del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) tanto che immobilismo e inerzia regnano sovrani.
Ogni giorno, per la drammatica grave carenza di organico, il Personale di Polizia Penitenziaria svolge più mansioni e assicura contemporaneamente più posti di servizio.
“I detenuti scelgono di aggredire il Personale di Polizia Penitenziaria, come anche di salire sui tetti per ottenere il trasferimento in un’altra sede detentiva di loro gradimento e di fatto riuscendo nel loro intento a dimostrazione di un deficit procedurale interno all’Amministrazione Penitenziaria che in luogo della prevenzione-repressione degli eventi critici interni alle carceri, preferisce assecondare i desideri dei ristretti persino se riferibili ad atti di violenza” denuncia il Segretario Generale dell’OSAPP Leo Beneduci, dichiarando che anche i protocolli operativi, varati dall’Amministrazione Penitenziaria, con il patrocinio del Sottosegretario alla Giustizia Delmastro Delle Vedove “si stanno dimostrando del tutto inadatti a prevenire gli eventi di maggior rischio nelle carceri”.
L’attuale situazione delle carceri va “considerata in termini di vera e propria Emergenza Nazionale” sostiene ancora il Sindacato OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), che chiede che ad occuparsene sia la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni senza ulteriore ritardo, pena il totale sfascio del sistema penitenziario italiano”.