Le condizioni lavorative nelle carceri italiane sono in costante peggioramento, come dimostra il pesante incremento delle violenze in danno del Personale di Polizia Penitenziaria con aggressioni di particolare gravità negli ultimi giorni a Viterbo, ad Avellino, a Salerno, a Campobasso ed a Torino, per le quali purtroppo manca del tutto un’adeguata risposta da parte delle autorità dell’Amministrazione Penitenziaria centrale (il DAP) anche per quanto riguarda l’adozione di misure di carattere preventivo rivolte alla tutela dell”incolumitá del Personale. È quanto si legge in una nota a firma di Leo Beneduci – Segretario Generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria)
Peraltro – prosegue il Sindacalista – nella perdurante confusione organizzativa che affligge il sistema penitenziario, due risultano essere i fenomeni di rilievo che rendono pienamente l’idea dell’emergenza in atto: il crescente numero di Poliziotti Penitenziari che si rivolgono a proprie spese ad istruttori privati di difesa personale al fine di acquisire le nozioni tecniche necessarie a garantire in maniera legittima la propria incolumità nel quotidiano servizio a contatto con la popolazione detenuta ed in assenza di adeguata tutela da parte dell’Amministrazione di appartenenza ed il notevole numero di Poliziotti Penitenziari che si recano presso le Commissioni Mediche Ospedaliere sul territorio (pari ad oltre il 50% di tutti gli appartenenti alle Forze di Polizia) al fine di ottenere congrui periodi di convalescenza o, addirittura, la riforma dal servizio nel Corpo per il passaggio ad altri incarichi.
A questo punto – conclude Beneduci – a fronte delle reiterate inadempienze del DAP, dovrebbe essere il Governo Meloni fino ad assente rispetto all’evidente dissesto, ad assumersi la responsabilità di dichiarare con idonee contromisure l’emergenza del sistema penitenziario italiano, al pari di quanto avviene per l’immigrazione e per le piazze di spaccio e di criminalità nelle grandi città , entrambe costante alimento dell’ingovernabilità penitenziaria.