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Covid nelle carceri, aumentano i focolai: più di 1550 positivi. Sit-in dei parenti alla sezione femminile di Rebibbia: “Dateci informazioni”

Aumentano i detenuti positivi al Covid 19 e sono diversi i focolai attivi nelle carceri.

Secondo i dati aggiornati all’8 aprile, i casi tra i reclusi sono saliti a 871, mentre erano 750 nei primi giorni del mese. Sono invece 683 gli operatori risultati positivi. Il principale focolaio resta nel penitenziario di Reggio Emilia, dove i numeri sono ancora in salita e in tutto i contagiati sono quasi 150, tra detenuti e agenti.

Anche nel carcere femminile di Rebibbia sono 56 le detenute positive e 19 i casi tra il personale della polizia, tra cui due con sintomi. E proprio nel prato davanti al carcere di Rebibbia oggi, domenica 11 aprile, è stato organizzato da un sit-in. Oltre allo stop ai colloqui, i parenti e gli amici lamentano l’assenza di informazioni sulle condizioni in cui versano le persone all’interno dell’edificio detentivo.

”Non sappiamo quante persone positive al Covid ci siano effettivamente – racconta il compagno di una detenuta che preferisce rimanere anonimo – noi temiamo siano molte di più di quelle che dicono”. Fuori dalle mura della struttura, per salutare le donne in cella con striscioni e saluti, si sono radunate circa 50 persone. ”Avevamo chiesto che le detenute positive potessero ottenere una semi libertà per potersi curare – dichiara Leila Daianis, fondatrice dell’associazione Libellula – invece a oggi non sappiamo niente di quello che succede all’interno, non sappiamo neppure se alle persone vengano fornite le mascherine” ”Noi chiediamo di ricominciare a fare i colloqui di persona – continua uno dei parenti delle detenute – perché pensiamo che con le dovute precauzioni non ci sia nessun rischio per loro e per noi”.

L’assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato dichiara che “Il 19 aprile avremo la prima consegna di vaccini Johnson&Johnson. Si tratta di una consegna quantitativamente modesta: 18mila dosi che andranno in prevalenza alle carceri, per il personale che vi lavora e per i detenuti. Speriamo che dal prossimo mese di maggio potremo avere un ampliamento delle forniture” conclude.

 

Fonte: ilfattoquotidiano.it

Redazione OSAPPoggi

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