La cronaca del carcere “La Dogaia” a Prato si tinge ancora una volta di violenza inaudita.
Un detenuto, protagonista di due episodi di aggressione, ha seminato il terrore nel reparto colloqui, colpendo brutalmente due Agenti di Polizia Penitenziaria. Le due vittime sono state costrette a fare ricorso al pronto soccorso per le ferite riportate durante l’aggressione.
La prima vittima, un Assistente Capo è stata colpita con un pugno in pieno volto dal detenuto albanese, che aveva manifestato già al mattino la sua intemperanza alzando le mani contro un altro Agente. Il violento impatto ha fatto perdere i sensi all’Assistente Capo, che ha sbattuto violentemente la testa contro il muro prima di cadere a terra privo di conoscenza. Prontamente, i Colleghi intervenuti e il Personale Medico del carcere hanno prestato soccorso all’Agente ferito, suturando la profonda ferita alla testa, prima di trasferirlo al pronto soccorso.
La seconda vittima, un altro Agente è stato colpito precedentemente dallo stesso detenuto durante un alterco nella stessa giornata. Fortunatamente, in questo caso, le conseguenze sono state meno gravi con l’Agente che ha riportato contusioni alle mani giudicate guaribili in tre giorni.
Il detenuto responsabile di questi atti di violenza è un individuo albanese con un trascorso nelle carceri minorili, recentemente arrivato nel carcere della Dogaia. La sua propensione alla violenza era già stata segnalata in passato, tanto che era stato sottoposto a isolamento per motivi disciplinari. Nonostante ciò, le misure adottate non sono state sufficienti a prevenire l’ultimo episodio di violenza.
L’aggressione è avvenuta nel reparto colloqui, all’indomani di un incontro con i familiari del detenuto. Senza alcun motivo apparente, l’uomo ha scatenato la sua furia contro l’Assistente Capo, impreparato ad una tale improvvisa brutalità .