Una detenuta straniera ha lanciato un miscuglio di liquidi, tra cui probabile urina, colpendo un Agente di Polizia Penitenziaria presso la Sezione Femminile del Carcere di Torino ieri sera, intorno alle 20,30. L’Agente, in servizio al momento dell’aggressione, è stata colpita in pieno volto dal liquido, subendo lesioni e danni anche all’occhio.
L’aggressione ha avuto luogo durante un giro di controllo di routine, quando la detenuta ha preso di mira l’Agente di Polizia Penitenziaria, lanciando il liquido con precisione. Nell’atto di evitare l’attacco, la Poliziotta ha inavvertitamente subito una distorsione al piede. La gravità delle lesioni ha richiesto il trasporto immediato dell’Agente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria.
Secondo quanto dichiarato dai medici, l’Agente è stata dimessa con una prognosi di sette giorni e dovrà sottoporsi a ulteriori accertamenti ortopedici. È stato inoltre prescritto l’utilizzo di stampelle e di un tutor, vista la possibile implicazione meniscale.
L’episodio ha sollevato nuovamente il problema dell’insicurezza e delle condizioni all’interno delle carceri italiane. Il caos e il deterioramento delle condizioni stanno avendo un impatto negativo sul Personale di Polizia Penitenziaria, causando malessere e apatia diffusa. La situazione è particolarmente grave a Torino, che sembra aver raggiunto un picco di eventi critici a livello nazionale.
Il Sindacato OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) ha preso posizione in merito all’aggressione, chiedendo un intervento urgente da parte del Ministro della Giustizia, Nordio. Gli Esponenti Sindacali chiedono una maggiore attenzione e tutela per l’incolumità fisica del Personale di Polizia Penitenziaria, che sta affrontando rischi crescenti nel porre servizio all’interno degli istituti penitenziari del paese.
Il Sindacato ha esortato il Ministro Nordio a concentrarsi sull’arrestare il dilagante comportamento aggressivo da parte dei detenuti, che sembra aver superato ogni controllo. Misure concrete sono richieste per garantire la sicurezza all’interno delle strutture carcerarie e per preservare l’integrità dei professionisti che vi lavorano. L’OSAPP è in attesa di un pronunciamento ufficiale e di un’azione immediata da parte del Governo al fine di risolvere questa situazione critica.
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