Scende il numero di detenuti negli istituti penitenziari del Lazio. Continua a destare comunque particolare preoccupazione la situazione nel carcere di Latina. Anche se nell’ultimo periodo le persone arrestate vengono portate fuori dalla provincia dove si trovino zone più adatte alle stringenti misure anti-Covid.
Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) ha pubblicato l’aggiornamento mensile sulla situazione relativa ai detenuti presenti negli istituti di pena in Italia. Nel Lazio, alla data del 28 febbraio 2021, risultano presenti 5.652 detenuti. Rispetto al mese precedente, vi è stata una riduzione di 107 unità ( -1,9 per cento). A livello nazionale il numero di presenti complessivo è di 53.697, in crescita (dello 0,7 per cento) rispetto al mese precedente.
Un’ altro versante sul quale si è verificato un miglioramento della situazione riguarda il numero e l’incidenza dei detenuti in attesa di giudizio che nella nostra regione, per la prima volta dal gennaio 2018, si è riallineata alla media nazionale (è il 16,7 per cento, rispetto al 16,5 per cento).
“La situazione – spiega ancora il Dap – rimane comunque ancora decisamente critica e sarebbe necessaria un’accelerazione nell’applicazione delle misure previste nella legge 137/2020 (il cd. “decreto Ristori”), contenente licenze premio straordinarie per i semiliberi, durata straordinaria dei permessi per i lavoranti all’esterno e il rinnovo di misure per incentivare la detenzione domiciliare dei detenuti a fine pena”.
A fine febbraio il tasso di affollamento complessivo negli istituti di pena del Lazio, calcolato sulla base della capienza regolamentare dichiarata dal Dap, sarebbe del 110 per cento, mentre in tutta Italia è del 106 per cento. A Latina (come a Civitavecchia, Cassino, Regina Coeli e Viterbo), il tasso di affollamento supera il 140 per cento.
Fonte: latinaquotidiano.it