Ieri, nel primo pomeriggio, un detenuto di origini italiane, classificato come Alta Sicurezza 3 e recluso nella sezione denominata “Zona Filtro” della Casa Circondariale di Ascoli Piceno, ha scatenato un’allarme dopo aver messo in atto un gesto autolesionistico. L’uomo ha ingerito ben otto batterie e due lamette, richiedendo un immediato trasferimento d’urgenza presso l’ospedale Ascolano.
Dopo un consulto presso il pronto soccorso dell’Ospedale locale, il detenuto è stato trasportato al vicino ospedale di San Benedetto, dove è stato sottoposto a sedazione per poter estrarre le due lamette e solo due delle otto batterie ingerite. Gli esperti medici hanno affermato che il posizionamento delle altre batterie rendeva difficile una rimozione immediata.
Una volta terminate le delicate operazioni, il detenuto è stato riportato all’ospedale di Ascoli e ricoverato per monitorare le sue condizioni. Questo non è stato il primo episodio di autolesionismo da parte del recluso, che già in passato aveva messo in atto un gesto simile.
La gravità dell’incidente ha richiesto uno sforzo straordinario da parte del Personale di Polizia Penitenziaria, il quale è rimasto in servizio oltre l’orario previsto, fino alle ore 01:30 di questa notte, nonostante avesse già terminato il proprio turno di lavoro. In totale, sono state quasi 18 ore di servizio continuativo per far fronte a questa emergenza.
Il caso del detenuto autolesionista ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alle condizioni di lavoro del Personale penitenziario presso l’Istituto Ascolano. I Poliziotti sono costretti a coprire turni massacranti, spesso abbandonando le proprie famiglie e affetti personali per garantire la sicurezza e l’ordine all’interno della struttura. Si stima che, durante i turni pomeridiani e notturni, gli Agenti di Polizia Penitenziaria siano costretti a coprire fino a tre posti di servizio, a causa della carenza di Personale.
L’Istituto dispone di una sezione dedicata alla salute mentale, che ospita custoditi con seri problemi psichici, e una sezione infermieristica per coloro che sono sottoposti ad osservazione psichiatrica e affetti da gravi disturbi. Tuttavia, il Personale di Polizia Penitenziaria è giunto allo stremo delle forze, a causa della crescente complessità e criticità del lavoro.
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