La Casa Circondariale Palmi ha vissuto l’ennesimo evento critico a causa delle azioni di un detenuto di origine marocchina, sottoposto a regime detentivo ordinario ma affetto da problemi psichici, che hanno turbato l’ordine e la sicurezza dell’istituto. Il ristretto, già responsabile della distruzione di due camere detentive in Istituto e di un’altra presso il G.O.M. (Gruppo Operativo Mobile) di Reggio Calabria dopo appena due giorni di ricovero, ha nuovamente colpito nella mattina di ieri.
Il detenuto ha inizialmente distrutto completamente la sua cella e successivamente ha appiccato un incendio utilizzando cuscini, materassi e lenzuola, sotto gli occhi del personale medico della struttura e di specialisti sanitari giunti per valutare un eventuale ulteriore Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.).
Il Personale della Polizia Penitenziaria, ancora una volta impreparato ad affrontare situazioni di questo genere a causa dell’assenza di protocolli operativi specifici per gestire detenuti con disturbi psichici, si è trovato impotente di fronte a questi eventi.
Come conseguenza di tali episodi, è stata avanzata la proposta di applicare nuovamente il Trattamento Sanitario Obbligatorio, previa autorizzazione degli organi competenti, presso il reparto psichiatrico dell’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria. Tuttavia, dopo qualche ora di agitazione, il detenuto ha nuovamente distrutto tutto, causando persino un cortocircuito all’impianto elettrico dell’intero reparto ospedaliero.
L’emergenza è diventata urgente e si è reso necessario il T.S.O. e lo spostamento del detenuto in un’altra cella.
Per far fronte a questa situazione, è stata richiesta l’ulteriore presenza di Personale di Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Palmi, che già si trovava in carenza di organico, e presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria, anch’essa impossibilitata ad adempiere a tale richiesta. Di conseguenza, è stato necessario chiedere il supporto dei Carabinieri.