Un detenuto di origine egiziana ha scatenato il caos nella sezione del carcere di Velletri, danneggiando apparecchiature, minacciando il Personale di Polizia Penitenziaria e ferendosi pesantemente. Il detenuto era stato trasferito in questa struttura a causa della sua pericolosità già accertata in altre carceri.
L’uomo, precedentemente trasferito nel carcere di Velletri per ragioni di “ordine e sicurezza”, ha causato notevoli lesioni alla struttura penitenziaria.
Durante l’incidente, il detenuto ha danneggiato i neon e le manichette antincendio, mettendo in pericolo la sicurezza di sé stesso e degli altri detenuti. Inoltre, ha minacciato il Personale di Polizia Penitenziaria con lame e punteruoli. Di fronte a questa pericolosa situazione, i Poliziotti Penitenziari sono dovuti intervenire in assetto anti-sommossa.
Dopo due ore di trattative verbali, il detenuto è stato finalmente convinto a smettere la sua violenta protesta ed è stato accompagnato in infermeria. Tuttavia, una volta lì, ha compiuto un atto autolesionista, strappandosi i punti di una precedente ferita e spruzzando sangue addosso al Personale di Polizia e Medico-Infermieristico.
Al momento, il detenuto è sotto stretta sorveglianza della Polizia Penitenziaria ed è stato trasferito in ospedale per le ferite autoinflitte. Questo episodio drammatico mette in evidenza la crescente sfida che la Polizia Penitenziaria affronta nel gestire detenuti con precedenti di violenza e comportamenti estremi.
Il Carcere di Velletri sembra essere diventato purtroppo una sorta di “ultima tappa” per i detenuti che hanno già commesso atti di violenza in altre carceri.
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