Santa Maria Capua Vetere, 25 agosto 2023 – Ieri, nel cuore di un torrido pomeriggio con temperature oltre i 40 gradi, la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere è stata teatro di un’audace azione di protesta da parte di un detenuto del Reparto detentivo Tevere. Nel tentativo di ottenere il suo immediato trasferimento, l’uomo ha lanciato un drammatico ultimatum minacciando l’impiccamento.
Il detenuto ha attirato l’attenzione salendo sul muro di delimitazione del cortile “passeggi”, dove si è posto un cappio al collo formato con le stringhe delle scarpe, fissandolo a un’appendice metallica sporgente dal cemento. Questo gesto estremo ha avuto l’intento di impedire qualsiasi intervento da parte del Personale di Polizia Penitenziaria per neutralizzarlo.
La situazione ha richiesto l’intervento immediato del Direttore e del Comandante entrambi pro-tempore della struttura, ambedue coinvolti in una trattativa estenuante con il detenuto, condannato per reati di rapina ed altri illeciti, originario di Napoli.
In seguito all’escalation della tensione, è intervenuto il Magistrato di Sorveglianza per cercare una soluzione pacifica. Dopo un negoziato che si è protratto per circa 4-5 ore, alla fine la richiesta del detenuto è stata accolta: sarà trasferito in una struttura di sua preferenza. Questo nonostante le modalità estreme ed illecite utilizzate per ottenere il suo scopo.
L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) ha espresso preoccupazione riguardo a possibili emulazioni da parte di altri detenuti, che potrebbero essere spinti a intraprendere azioni simili per ottenere trasferimenti immediati dalla complicata e critica realtà penitenziaria della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Attualmente, la struttura ospita circa 900 detenuti.
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