PORTO AZZURRO (Livorno) – Una drammatica protesta ha tenuto in sospeso l’intero Carcere di Porto Azzurro per tutta la notte. Un detenuto, ieri al rientro dall’ora d’aria intorno alle 14, ha deciso di mettere in atto un gesto estremo: si è arrampicato sulla grata di una finestra, a un’altezza di 20 metri ed ha minacciato di non scendere finché non fosse stato ascoltato il suo appello al Magistrato di Sorveglianza. L’uomo lamentava una presunta ingiustizia legata alla sua scarcerazione, sostenendo che avrebbe dovuto essere liberato nei giorni scorsi. Il detenuto, tuttavia, si è visto negare la liberazione anticipata a causa di comportamenti violenti e intemperanze avvenute durante la sua detenzione, che hanno di fatto compromesso la possibilità di beneficiare degli ultimi 45 giorni di libertà anticipata. Solo dopo una lunga e paziente mediazione, durata tutta la notte e condotta dal Personale di Polizia Penitenziaria con il supporto dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, il detenuto ha infine deciso di desistere, scendendo dalla grata soltanto questa mattina. L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) ha espresso il suo plauso agli Agenti intervenuti, sottolineando l’importanza della professionalità e della prontezza con cui hanno gestito una situazione estremamente delicata, evitando così conseguenze potenzialmente tragiche. “Il Personale di Polizia Penitenziaria – ha dichiarato il Sindacato – ha dimostrato ancora una volta il proprio grande valore, operando con estrema dedizione e grande competenza in un contesto difficile e spesso poco valorizzato”.
Redazione OSAPPOGGI.it