
Nel pomeriggio di oggi, all’interno della Casa Circondariale di Ascoli Piceno, si è consumata l’ennesima, brutale aggressione a danno del Personale di Polizia Penitenziaria. Un detenuto affetto da gravi disturbi psichiatrici, ristretto presso la Sezione ATSM (Articolazione Tutela Salute Mentale), ha aggredito violentemente un Sovrintendente e un Assistente Capo Coordinatore durante il trasferimento al passeggio, colpendoli senza alcuna provocazione in pieno volto. Uno dei Poliziotti ha riportato la frattura del setto nasale, l’altro la rottura di diversi denti. Entrambi sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Ascoli. Il detenuto, dopo essere stato riportato in cella, è stato successivamente ricoverato presso il reparto psichiatrico dell’ospedale di San Benedetto. Il soggetto, giunto nel carcere di Ascoli da pochi giorni proveniente dall’Istituto di Parma, è noto per episodi di estrema violenza, compreso l’omicidio di un compagno di cella nell’Istituto di Velletri, assassinato a calci e pugni. Nonostante il suo profilo ad altissimo rischio, è stato inspiegabilmente assegnato a un Istituto che, come quello di Ascoli Piceno, non dispone né di strutture adeguate né di personale specializzato per la gestione di casi simili. Il Segretario Generale dell’OSAPP, Dott. Leo Beneduci ha così tuonato: “Siamo di fronte all’ennesimo episodio inaccettabile di violenza nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria, vittime incolpevoli di un sistema penitenziario che continua a ignorare la realtà dei fatti. Non possiamo più tollerare che il Carcere di Ascoli Piceno venga trasformato nella discarica psichiatrica del distretto marchigiano ed emiliano-romagnolo. Lo denunciamo da mesi: questo Istituto, totalmente privo di mezzi, risorse e supporti sanitari, non è assolutamente idoneo a ospitare detenuti psichiatrici ad alta pericolosità.” -“L’amministrazione penitenziaria, PRAP in primis, non può continuare a far finta di nulla mentre i nostri Colleghi rischiano la vita ogni giorno. Occorrono interventi urgenti e strutturali: i detenuti con gravi problemi mentali devono essere collocati in strutture specialistiche dotate di presidi psichiatrici reali, non in carceri ordinari che, come quello di Ascoli, sono già in gravissima difficoltà gestionale.”- “Solo negli ultimi mesi – continua il leader dell’OSAPP – il carcere di Ascoli è stato teatro di diversi episodi critici, tra aggressioni, atti di autolesionismo e carenze strutturali croniche. Tutto questo si somma a un sovraffollamento latente e a un personale ridotto all’osso, sempre più stanco, demotivato e lasciato solo. È evidente che se non si interviene subito, il rischio concreto è che ci scappi il morto.” L’OSAPP, tramite il suo Rappresentante Provinciale Salvatore De Blasi, ha già richiesto l’intervento immediato delle autorità competenti per evitare il degenerare ulteriore della situazione. È giunto il momento di agire, prima che il sistema crolli definitivamente.
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Ufficio Stampa OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria