Una tensione palpabile ha scosso la Casa Circondariale di Avellino, quando un detenuto precedentemente sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) è stato ricoverato in infermeria ed ha rifiutato di rientrare nella sua cella. Ciò che avrebbe potuto essere una situazione esplosiva è stato gestito con coraggio e determinazione da un Ispettore di Polizia Penitenziaria, il cui atto eroico ha impedito un potenziale disastro.
Secondo quanto riportato da fonti interne, il detenuto, affetto da disturbi psichiatrici, aveva manifestato segni di agitazione nei giorni precedenti e aveva già ricevuto trattamenti sanitari obbligatori. Tuttavia, al momento di rientrare nella sua cella, ha espresso fortemente il desiderio di cambiare sezione.
In questa difficile situazione, è emerso l’eroismo di un Ispettore di Polizia Penitenziaria, che ha intrattenuto con calma il detenuto nella stanza dell’infermeria, cercando di mediare con il soggetto. Tuttavia, la situazione ha assunto un tono minaccioso quando il detenuto ha cominciato a spintonare un Assistente di Polizia Penitenziaria presente nella stanza, cercando di imporre la sua volontà con la forza fisica.
Vista la crescente aggressività del detenuto, l’Ispettore ha deciso di far allontanare l’Assistente dall’infermeria per garantirne la sicurezza e gli ha ordinato di chiamare rinforzi, rimanendo da solo con il soggetto. Inaspettatamente, il detenuto si è barricato all’interno dell’infermeria e in un gesto di violenza, ha strappato con violenza la camicia dell’Ispettore che cercava di contenere la situazione.
Parallelamente a questa drammatica vicenda, un altro detenuto affetto da disturbi psichiatrici ha rifiutato di entrare nella sua cella, rimanendo per l’intera giornata fuori al “transito”. Questa situazione pone l’attenzione sul sovraffollamento delle carceri in Campania e sulla presenza di soggetti affetti da malattie mentali che dovrebbero essere ricoverati nelle Rems (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza).
L’eroico gesto dell’Ispettore di Polizia Penitenziaria ha dimostrato l’importanza del coraggio e della calma nella gestione di situazioni complesse e potenzialmente pericolose. Il suo impegno nel proteggere la sicurezza degli altri Agenti a disposizione ha avuto però delle conseguenze, infatti, è stato trasportato in ospedale per accertamenti medici a seguito dell’aggressione subita.
Questa situazione mette in evidenza l’urgente necessità di affrontare il problema delle condizioni delle carceri e della gestione dei detenuti con patologie psichiatriche, al fine di garantire la sicurezza di tutto il Personale di Polizia Penitenziaria e di promuovere la salute mentale all’interno del sistema stesso.