Nella notte tra mercoledì 10 gennaio e giovedì 11 gennaio, il Padiglione C del Carcere di Torino è stato teatro di una notte infernale, durante la quale due detenuti nordafricani si sono resi protagonisti di atti di violenza e distruzione. I reclusi, rientrati in cella con un ritardo di tre ore rispetto all’orario previsto, hanno scatenato il caos attorno all’orario di mezzanotte. Le tensioni hanno avuto inizio quando i detenuti, in uno stato evidente di confusione mentale, hanno iniziato a sbattere contro le pareti dei blindi della loro cella, minacciando di incendiarla senza fornire spiegazioni circa le ragioni del loro comportamento agitato. Il Personale di Polizia Penitenziaria è intervenuto tempestivamente cercando di calmare la situazione e mediare con i detenuti. Nonostante i tentativi di mediazione, i due reclusi hanno intensificato la loro protesta, bruciando coperte e altri oggetti presenti nella cella. Gli Agenti di Polizia Penitenziaria, avvisata la Sorveglianza Generale, hanno immediatamente agito per spegnere il primo incendio, utilizzando i dispositivi di sicurezza a loro disposizione. La situazione è però degenerata ulteriormente quando i detenuti hanno innescato un secondo incendio di proporzioni maggiori, distruggendo tutto ciò che si trovava nella loro cella. Hanno anche minacciato pesantemente il Personale intervenuto per sedare l’incidente, lanciandogli addosso ogni tipo di materiale ricavato dalla distruzione dei vari oggetti presenti nella cella. A causa del fumo nero e tossico, l’intera sezione detentiva è stata evacuata per proteggere gli altri detenuti, che sono stati fatti scendere nel cortile riservato ai “passeggi”. Gli Agenti hanno lavorato incessantemente per spegnere definitivamente il fuoco, consentendo ai detenuti di fare rientro nelle loro camere solo dopo aver garantito la sicurezza della situazione. Il caos creato dai due detenuti è perdurato fino alle ore 05.00 del mattino, durante le quali hanno i due detenuti hanno tentato ripetutamente di forzare con le loro brande, il cancello anti-aggressione della loro cella. L’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) ha elogiato il Personale di Polizia Penitenziaria per la loro eccellente professionalità, grande umanità ed estrema efficacia nel gestire l’evento critico. L’OSAPP invita ed auspica che l’Amministrazione Penitenziaria locale e centrale riconosca il merito degli Agenti di Polizia Penitenziaria intervenuti per la risoluzione del critico episodio, che avrebbe anche potuto avere tragiche conseguenze. Al momento, le cause dell’agitazione dei detenuti in stato confusionale non sono ancora chiare.
Redazione OSAPPOGGI.it