Gli indagati sarebbero numerosi sia tra le fila dei detenuti sia tra quelle degli agenti penitenziari.
C’erano detenuti in grado di far entrare droga e telefoni cellulari nel carcere di viale dei Tigli con la complicità di personaggi esterni alla struttura e di un numero non ben definito di agenti penitenziari. All’interno della struttura c’era poi chi si occupava di spacciare la droga e della compravendita dei telefoni.
Indagini
Ne sarebbe convinta la Procura che coordina le indagini condotte dalla Polizia, in particolare dagli investigatori della Squadra mobile. Gli indagati sarebbero numerosi sia tra le fila dei detenuti sia tra quelle degli agenti penitenziari. Per gli uomini in divisa si parlerebbe comunque di un numero irrisorio (cinque o sei) rispetto alla massa complessiva degli agenti (meno di 200 uomini) che ogni giorno svolgono al meglio il loro lavoro.
Le perquisizioni
Nella notte tra martedì e ieri, intorno alle 3, uomini della Mobile coadiuvati da personale delle volanti e di altri reparti della Polizia di stato, hanno effettuato delle perquisizioni sia in carcere sia negli alloggi di alcuni agenti che si trovano nella palazzina adiacente alla struttura che si affaccia lungo viale dei Tigli.
Fonte: primabiella.it