Nel tardo pomeriggio di ieri, 19 Luglio 2023, la struttura del Carcere di Torino è stata scossa da due episodi drammatici che hanno coinvolto detenuti del padiglione C e A, rischiando di arrivare ad esiti fatali.
Nel padiglione C, un detenuto di nazionalità rumena aveva messo al collo un cappio rudimentale ricavato da un lembo di lenzuolo, tentando il suicidio. Grazie al tempestivo intervento del Personale di Polizia Penitenziaria in servizio, la tragedia è stata sventata. La prontezza e il coraggio degli Agenti hanno permesso di salvare la vita del detenuto, che è stato immediatamente messo sotto stretta osservazione.
Nel frattempo, nel padiglione A, un altro detenuto ha manifestato comportamenti estremamente violenti. Dopo aver rotto il materasso, ha appiccato un incendio. Anche in questo caso, il Personale di Sorveglianza ha agito con prontezza ed efficienza, riuscendo a mettere in salvo il detenuto ed a trasferirlo in infermeria per le necessarie cure mediche.
Tuttavia, il clima di tensione non si è placato con gli interventi salvavita. Il detenuto rifiutava di accettare il responso medico ed ha mostrato comportamenti aggressivi nei confronti del medico di turno. La richiesta di una forte terapia è stata rifiutata dallo specialista, ma la sua decisione ha scatenato la rabbia del detenuto. L’uomo, già noto per essere colui che ha ucciso un “concellino” nel Carcere di Velletri, ha sferrato un pugno al volto del medico, causando anche danni materiali, gettando in aria la scrivania e il computer nella rotonda del piano.
Le vicende degli ultimi giorni hanno portato il Personale penitenziario ad esprimere con forza la propria preoccupazione e frustrazione.
Secondo il Sindacato OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), il Personale è quotidianamente “massacrato” da episodi di violenza e si sente abbandonato dalle istituzioni e dai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria. Il clima di insicurezza e il persistente silenzio delle responsabilità istituzionali hanno minato la serenità e la sicurezza del Personale, che chiede un intervento urgente per garantire condizioni di lavoro dignitose e adeguate misure di sicurezza.
Le autorità sono chiamate a prendere seri provvedimenti per garantire la sicurezza del Personale di Polizia Penitenziaria e degli stessi detenuti all’interno del carcere. Solo un’azione decisa e concreta può contrastare il clima di violenza e insicurezza che sembra prendere sempre più piede all’interno dell’istituzione carceraria di Torino.
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