Nel pomeriggio di ieri, 27 febbraio, intorno alle 14:30, presso il Carcere di Vercelli, si è verificato un episodio di grave turbamento dell’ordine detentivo. Un detenuto della Sezione al terzo piano ha scatenato il caos aggredendo un Agente di Polizia Penitenziaria e danneggiando le apparecchiature di videosorveglianza. Il recluso, dopo aver colpito un Agente con due pugni al petto, ha impugnato una gamba di un tavolo per danneggiare le telecamere del sistema di videosorveglianza, il freezer, le plafoniere e i neon presenti nel corridoio della sezione, causando un totale blackout rendendolo completamente buio. Il Personale di Polizia Penitenziaria di servizio ha immediatamente allertato la Sorveglianza Generale, che è giunta sul posto insieme ad altro Personale penitenziario per tentare di ristabilire la calma. L’incidente sembrerebbe scatenato dal fatto che il detenuto non sia riuscito a stabilire un contatto con i suoi familiari tramite l’applicazione Teams. Il recluso avrebbe richiesto un ulteriore video colloquio con la possibilità di utilizzare WhatsApp, autorizzata dall’autorità dirigente, a causa di un evento familiare luttuoso. Considerato che sussistevano problemi di connessione per le videochiamate, si era convenuti anche a mezzo di telefonate straordinarie, al fine di permettere al recluso di entrare comunque in contatto con la propria famiglia per il grave evento luttuoso accaduto il giorno prima. Nonostante i tentativi di mediazione da parte del Personale penitenziario, il detenuto ha continuato a comportarsi in modo turbolento, distruggendo telecamere e neon e rimanendo costantemente “armato” con la gamba del tavolo, mettendo così ulteriormente a rischio l’ordine e la sicurezza dell’intera sezione detentiva. Successivamente tale detenuto ancora in preda allo stato di agitazione, unitamente ad un altro recluso, si sono barricati in una cella, posizionando una branda del letto in verticale lungo la porta d’ingresso. Il Personale di Polizia Penitenziaria è intervenuto intorno alle 20:00, ripristinando l’ordine e la sicurezza e ponendo i due detenuti in isolamento cautelare. Si rende noto inoltre, che tali proteste per ragioni similari o diverse vengono innescate e messe in atto dai detenuti del carcere di Vercelli, oramai costantemente, come avvenuto anche il 7 febbraio scorso.