Nella Casa Circondariale di Carinola si registra ancora un’allarmante escalation di violenze e aggressioni ai danni del Personale di Polizia Penitenziaria. A renderlo noto è l’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP), dichiarando che nella giornata di ieri un detenuto, opponendosi al sequestro di un cellulare da parte degli Agenti, ha brutalmente aggredito un Sovrintendente ed un Assistente di Polizia Penitenziaria, causando la frattura delle costole ad entrambi: prognosi rispettivamente di 10 e 20 giorni salvo ulteriori complicazioni. Anche in data odierna si è verificata un’altra aggressione: un Assistente Capo di Polizia Penitenziaria è stato violentemente aggredito da un detenuto ed attualmente è ricoverato presso il locale Ospedale per cure ed accertamenti. L’OSAPP continua a denunciare le criticità dell’Amministrazione Penitenziaria e del Governo nella gestione della popolazione detenuta, in particolar modo dei detenuti psichiatrici e dei tossicodipendenti che continuano a suicidarsi in carcere: dall’inizio dell’anno, si sono già registrati 29 suicidi. L’OSAPP ribadisce l’urgenza necessità di fornire cure adeguate in strutture detentive specializzate per i detenuti affetti da gravi problemi come quelli psichiatrici e legati alla tossicodipendenza, anziché lasciarli nelle comuni carceri. Inoltre l’Organizzazione Sindacale augura una pronta e completa guarigione ai Poliziotti penitenziari aggrediti e gravemente feriti, lodando il grande coraggio del Personale di Polizia Penitenziaria del Carcere di Carinola, che si espone al pericolo quotidianamente e senza esitare al fine di ripristinare sempre l’ordine e la sicurezza nelle sezioni detentive a tutela di tutti. Tuttavia, il Sindacato denuncia la esponenziale frequenza per il Personale di Polizia Penitenziaria subire gravi danni fisici durante l’espletamento del proprio servizio. Chiede quindi all’Amministrazione Penitenziaria di fornire dispositivi atti a proteggere i Poliziotti negli eventi critici sempre più ingestibili, soprattutto considerando che le sezioni detentive sono diventate delle vere e proprie “trincee di guerra”, a causa delle sempre più violente aggressioni dei detenuti. L’OSAPP a questo Governo, all’Amministrazione Penitenziaria e all’Opinione Pubblica pone questa semplice domanda: “Sarà veramente necessaria la morte di un Poliziotto penitenziario prima che vengano presi seri e validi provvedimenti al fine di garantirne l’incolumità in servizio???”
Redazione OSAPPOGGI.it