Ieri, due uomini sono stati sorpresi dai Carabinieri nei pressi del muro di cinta della Casa di Reclusione di Carinola, mentre erano fermi in auto in un’area isolata. I due, un trentacinquenne di Pontecagnano e un venticinquenne di Torre del Greco, quest’ultimo già sottoposto a Sorveglianza Speciale e obblighi di firma alla Polizia di Stato, sono stati trovati in possesso di una enorme fionda e sei telefonini con relativi caricabatterie, imballati e pronti per essere lanciati all’interno del penitenziario. Il materiale, destinato probabilmente ai detenuti, è stato sequestrato ed i due individui sono stati denunciati a piede libero per vari reati. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescenti tentativi di contrabbando nelle carceri campane, dove recentemente si sono registrati numerosi lanci di oggetti dall’esterno per eludere l’azione dei jammer, dispositivi che bloccano il sorvolo dei droni utilizzati per il rifornimento illegale di droga e cellulari. L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) ha più volte denunciato il fenomeno, dovuto alla grave carenza di personale di polizia penitenziaria, alla mancanza di sorveglianza armata perimetrale e alla scarsa presenza di pattuglie esterne del Corpo soprattutto nelle strutture situate in aree periferiche come il Carcere di Carinola.
Redazione OSAPPOGGI.it