E’ tornato in carcere Franco Cataldo, l’uomo condannato all’ergastolo per concorso nel sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso e sciolto nell’acido. Cataldo, ai domiciliari nella sua casa di Geraci Siculo, era tra i 300 boss scarcerati a causa dell’epidemia coronavirus nei penitenziari.
Decisioni che hanno innescato polemiche e indotto il capo del DAP alle dimissioni e il ministro Bonafede a subire una mozione di sfiducia.
Cataldo era stato arrestato con diversi altri mafiosi dopo la scoperta del bunker sotterraneo, in un casolare di San Giuseppe Jato, dove era stato segregato nell’ultimo periodo il figlio del pentito Santino Di Matteo, prima di essere strangolato e sciolto nell’acido su ordine di Giovanni Brusca.
Secondo l’accusa uno dei covi utilizzati per nascondere il bambino sarebbe stata una masseria di proprietà di Cataldo.
da TGCOM24